«Cavallavecchia in love»
Testo tratto da «I racconti di Cavallavecchia – storie
di un paesino campano» di Ginevra Wilde
Nella lunga fila dal Fioraio c’era anche il Brutto. Lo Zotico lo
raggiunse passando davanti a cinque acquirenti e beccandosi
diverse imprecazioni.
«Vagliù, e tu a chi lo fai il regalo di San Valentino?» domandò lo
Zotico all’amico con sorpresa.
«E non si può dire» rispose il Brutto ammiccando con fare
misterioso e sputacchiando saliva. «Ma oggi l’aggia fa
‘nnamurà!»
«In bocca al lupo» rispose lo Zotico dando una pacca sulla spalla
del Brutto omiciattolo, che si piegò in due sotto la botta.
Lo Zotico passò davanti al Brutto e ordinò un mazzo di rose e un
peluche ripieno di cioccolatini. La grassa commessa preparò un
bellissimo mazzo, spruzzò dei brillantini sulle rose e scrisse un
bigliettino d’amore al posto dello Zotico.
«Eh, so passati tanti anni da quando andavo a scuola. Mi so’
dimenticato» disse prendendo i fiori e il pupazzo. Fece per
andarsene e la commessa lo fermò.
«Embè, e i soldi?»
«Quanno piglio la pensione di mammà» rispose il nostro eroe
19