Raccontando l’amore - antologia AA.VV. (march 2014) | Page 19

dolore e piacere mentre continuavo a pregarlo di non fermarsi e di farmi completamente sua. Jean mi possedeva con tanta passione, con una mano afferrò i miei capelli e li tirò indietro. Approfittando di quel momento di debolezza, mi spinse giù sotto di lui e io mi ritrovai sua preda. «Questo è il mio momento» sussurrò quasi a mo’ di scusa per quel gesto di sottomissione. Spinse sempre più forte come se volesse purificarsi tramite me di tutte le ingiustizie e il dolore subiti. Lo lasciai fare godendomi la sua rabbia mentre gli conficcavo le unghie nella pelle morbida della natiche. Potevo quasi sentire la sua sete di vendetta vibrare dentro di me e poi calmarsi dopo le ultime, possenti spinte. Tremando, si lasciò scivolare accanto a me. Io ansimai rumorosamente, sfatta ma appagata. Avevo la pelle ipersensibile ed ebbi uno scatto involontario quando Jean fece scorrere il suo dito indice tra i miei seni ricoperti da un velo di sudore. «Mi dispiace» mormorò. «Se la metti così, mi piacerebbe che tu fossi sempre dispiaciuto!» Sentii il letto vibrare per le risate di Jean. «Mi dispiace per essere stato così brutale. Ero gV