Raccontando l’amore - antologia AA.VV. (march 2014) | Page 13

cogliere in esso tracce di un’inaspettata curiosità. Tuttavia lui aveva semplicemente detto: «Oh no, affatto.» E subito s’era zittito. Si erano studiati per qualche istante, cercando negli occhi dell’altro risposte a domande celate segretamente nel cuore. D’un tratto una dispettosa folata di vento s’era impadronita del cappellino di lei, gettandolo lontano. Da perfetto gentiluomo lui, lieto di poter essere inaspettatamente d’aiuto all’affascinante sconosciuta, si era allontanato di scatto per recuperarlo. Lesta, aveva scritto velocemente su un fogliettino di carta: «Vi aspetterò domani dinanzi al Sottoportego del Casin di Nobili alle 18.00. Jane» e l’aveva poi infilato nel lungo bastone abbandonato per terra. Pochi minuti dopo lui aveva fatto ritorno, ansimante e vittorioso, stringendo nelle mani il grazioso copricapo. «Ve ne sono estremamente grata» aveva detto lei con un fil di voce e un delizioso rossore le era salito su per le gote, accompagnando con grazia quella frase. «Figuratevi, per così poco… Spero di rivedervi prima o poi, au revoir, mademoiselle!» D’un tratto i pensieri di Jane vennero interrotti da un colpetto di tosse alle sue spalle. Avvolto nel tabarro veneziano, un uomo sorrideva e nella mano destra brillava un piccolo, 11