Pubblicazioni e documenti Pace di Rivolta d'Adda. Di Alberto Pianazza | Page 8

P A C E d i R i v o l t a d ’ A d d a R e l i q u i a r i o d e l l a C r o c e Mi sono interessato alle vicende de “La Pace” su richiesta di una ispettrice della Soprintendenza di Milano che doveva preparare una scheda per il catalogo di una mostra da tenersi a Lugano, nella quale figura esposto anche il cimelio del Poldi Pezzoli, appartenuto fino al 1903 alla nostra comunità parrocchiale. Era alla ricerca di risposte a quelle domande e le cercava nel nostro archivio. Ma nulla al proposito è stato trovato; e così ancora una volta sono rimaste inevase. In compenso nella cartella dedicata a “La Pace” si trovano tutto l’iter della sua cessione al Poldi Pezzoli ed, anche, i vari tentativi precedenti di venderla. La cosa mi ha incuriosito e, la- sciando da parte le questioni irrisolte, mi sono concentrato sulle vicende che hanno portato alla vendita del cimelio. Non ci sono appena i virus influenzali o altro; c’è anche il virus della ricerca archivistica (come quello della ricerca genealogica) che si debella soltanto assecondandolo, andando cioè in fondo alle scoperte, alle curio- sità e alle domande che emergono man mano si leggono le carte. Ne è uscita questa ricerca semplice e senza pretese, della quale ho deciso di fare partecipi i Rivoltani: nell’intento di portare a conoscenza una piccola ma signifi- cativa vicenda nella storia della nostra comunità (ciascuno ne trarrà le conclusioni che vuole) e nella presunzione di poter interessare altri (anche meno dei venticin- que lettori che si augurava il Manzoni per i suoi Promessi Sposi) alla vicenda. Che se non sarà così, pazienza; io ho soddisfatto le mie curiosità! Ma procediamo con ordine, in primo luogo alla conoscenza del cimelio. Descrizione Nei documenti d’archivio, nei diversi tentativi di vendita, l’opera è descritta in modo più o meno sintetico, più o meno ricco di particolari. Una descrizione minima, peraltro problematica, è quella che si trova nel decreto (datato 20 novembre 1903) del Guardasigilli Ministro Segretario di Stato per gli affari di Grazia e Giustizia e de’ Culti con il quale si autorizza la Fabbriceria a vendere al Poldi Pezzoli di Milano, per il prezzo di lire 8000 “un antico cimelio figu- rante la Pace”. Dicevo che è una descrizione che pone qualche problema, in quanto usa la dicitura con la quale veniva denominato il cimelio (appunto “Pace”) per de- scrivere ciò che l’opera raffigura. Il Ministro Guardasigilli non aveva forse preso visione dell’opera? Oppure era un modo per essere più conciso nell’esprimersi? Mah!… è rimasto nella sua testa. Un po’ più dettagliata la descrizione che ne fa’ la scheda già citata del 18 giugno 1892: “Una Pace che si usa al bacio dei fedeli. Consiste in un quadrettino d’argento dorato dell’altezza di circa Metr. 0,10 e larghezza di area Metr. 0,07, unita a piede- stallo dello stesso metallo alto Metr. 0,07. E’ lavorata internamente ed esternamente a smalto su fondo bleu; nell’interno vi è figurata la natività di Nostro Signore e Ancona di Bongiovanni de Lupi. San Giuseppe e angeli musicanti 12 13