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bilità, saranno sicuramente persone “complete”, curiose, fiduciose in loro stesse, in grado di esprimersi con un vo- cabolario ricco e vario, di comprendere e decifrare le loro emozioni e la realtà che le circonda. Dopo i 3- 4 anni di età, il processo di apprendimento rallenta. E tutto ciò che non si è fatto prima, difficilmente potrà essere recuperato. Tutto quello che da piccoli rap- presentava un gioco, una scoperta naturale, un’attività pia- cevole e piena di meraviglia, crescendo richiederà sforzo, fatica, grande motivazione e impegno. Ecco perché è indispensabile creare intorno ai bambini un ambiente fertile, ricco di parole e di interazioni sin dal- la primissima infanzia, quando l’apprendimento avviene in modo spontaneo. Con queste mie raccomandazioni non voglio allarmar- vi o indurvi a credere che sia troppo tardi... Voglio solo esortarvi a non agire con superficialità e a non aspettare che siano grandi, a iniziare a comunicare con loro il prima possibile. Ora è meglio di dopo. Parlate con loro, cantate per loro, raccontate storie e filastrocche in uno scambio comunicativo ed emotivo af- fettuoso e intenso. E quando sarete rimasti a corto di idee e parole, leggete un libro, tanti libri, che vi aiuteranno a trovare nuove ispirazioni e altre occasioni di interazione. Seguici su www.milkbook.it