Pubblicazioni e documenti Il borgo sull'alta riva: Castrum Ripaltae Siccae. | Page 65

Altri documenti infatti, pur essendo dello stesso periodo storico, non ci aiutano certo a chiarire le idee. Neppure quelli dell'aprile e del maggio 1174, che qui riportiamo più per curiosità che per altro, perché per varie ragioni riteniamo che non riguardino il nostro paese; salvo forse quello del 1222, dove si accenna ad un appezzamento boschivo "in quel di Rivolta" che il Vescovo cremonese Omobono, successore di Sicardo, dà in feudo ad un Anselmo da Bonate. AKTJI KREMONJI- Leningrado. 44 - Testimonia a testibus Offredi, episcopi Cremo- nensis, praestita de lite inter episcopium Cremonae et episcopium Placentiae existenti ecclesiae causa s. Laurentii de Ripalta. Mediolani.1174.Apr.15. Apographum eiusdem temporis. (Fortasse 1174-1194) SN Anno domini MCLXXIIII, XV die mensis aprilis, indictione VII, testes domni Onfredi, episcopi Cre- mone, dati sub domno Galdino, archiepiscopo Mediolanensi, de causa, quam habebat cum episco- po Placentie de ecclesia, sancti Laurentii, que est intus castellare de Ripalta. Presbiter Iohannes de Ripalta iurato dixit: “Ego per annos XXXIIII et plus vidi ecclesiam sancti Laurentii de intus castellare Ripalte teneri per episcopum Cremone, videlicet per Gualdricum clericum, quem credo et audivi fuisse titulatum per quondam Obertum, episcopum Cre- mone, et ab illo audivi. Presbiter Girardus, patrus meus, et ego sepenumero offitia(vi)mus illam eccle- siam per eundem Gualdricum et per Guilielmum, modo presbiterum ecclesie de Montodano, qui tunc erat clericus et frater iste ecclesie, ibi titulatus per eundem episcopum,et modo offitiatur per Amizonem, presbiterum Cremonensem, ex parte episcopi Cre- mone. Et credo ipsam ecclesiam in territorio epi- scopatus Cremone esse fundatum, quia decima sediminum et terarum circumstantium colligitur per episcopatum Cremone, scilicet per vasallos ecclesie Cremone. Set audivi ab annis V supra et totidem infra dici, quod ipsa ecclesia erat episcopatus Placentię, set non credo. Interrogatus, si de ipsa ecclesia vidit controversiam inter istos episcopos, dixit non. Interrogatus, si vidit ipsam ecclesiam tenere per aliquem clericum episcopi Placentie, dixit non. Presbiter Guilielmus de Montodano iurato dixit idem de tempore, quod vidit ipsam ecclesiam teneri per episcopum Cremone per istum Gualdricum et per se ipsum per annos IIII et plus, et dixit se in ipsa ecclesia fuisse per eundem episcopatum titulatum et accepisse quattuor minores gradus. “Set dixit: “Dum starem ibi, duo missi de Placentia venerunt in curte ipsius ecclesie et dixerunt: Ubi est clericus istius ecclesie? Et mea mater nolebat me indicare, quia timebat, ne vellent Testimonianze prestate dai testimoni di Offredo, vescovo Cremonese, intorno alla lite tra l’Episcopio di Cremona e l’Episcopio di Piacenza, (lite) esistente per causa della chiesa di San Lorenzo di Ripalta. In Milano, 15 Aprile 1174. Apografo del medesimo tempo (forse 1174-1194). SN Nell’anno del Signore 1174, giorno 15 del mese di aprile, indizione settima, testimoni del Signor Offredo, Vescovo di Cremona, Arcivescovo di Milano, sulla controversia che aveva col Vescovo di Piacenza riguardo alla chiesa di San Lorenzo, che è nella borgata di Ripalta. Il prete Giovanni di Ripalta sotto giuramento ha detto: “Io per anni 34 e più ho visto che la chiesa di San Lorenzo sita nell’interno del borgo di Ripalta era tenuta dal Vescovo di Cre- mona, cioè dal chierico Gualdrico, che ritengo e ho sentito essere stato investito del titolo dal fu Oberto, vescovo di Cremona, e l’ho sentito da lui. Il prete Girardo, mio zio paterno, e io ripetutamente abbiamo officiato quella chiesa per opera del medesimo Gualdrico e di Guglielmo, ora prete della chiesa di Montodine, che in quei tempi era chierico e fratello di codesta chiesa, lì titolato dal medesimo Vescovo, e ora è officiata da Amizzone, prete cremonese, da parte del Vescovo di Cremona. E ritengo davvero che quella chiesa sia stata fondata nel territorio dell’episcopato di Cremona, perché la decima dei sedimenti e delle terre circostanti viene raccolta dall’episcopato di Cremona, vale a dire dai vassalli della chiesa di Cremona. Ma ho sentito dire da cinque anni prima e da altrettanti dopo, che quella stessa chiesa era dell’episcopato di Piacenza, ma non credo”. Interrogato se sulla detta chiesa vide una controversia tra gli stessi vescovi, disse di no. Inter- rogato se vide la stessa chiesa esser tenuta da qualche chierico dell’episcopio di Piacenza, disse di no. Il prete Guglielmo di Montodine sotto giuramento ha detto la stessa cosa del tempo che vide esser tenuta la chiesa stessa dal Vescovo di Cremona per opera di questo Gualdrico e di se stesso per quattro anni e più. Ha detto che lui in persona è stato in questa stessa chiesa titolato dal medesimo Vescovo e d’aver ricevuto i quattro ordini minori. Ma disse: “Mentre