Pubblicazioni e documenti Il borgo sull'alta riva: Castrum Ripaltae Siccae. | Page 50

Tra le località che il Barbarossa individuò come probabili vie di passaggio di vettovaglie per Milano ci fu anche Rivolta . L ’ attraversamento dell ’ Adda non costituiva un grave problema . A parte il fatto che in molti punti il fiume era guadabile - sia pure con quelle difficoltà che lo resero celebre fino ai tempi del Manzoni oltre ( Renzo sapeva bene che " l ' Adda non era un fiume da trattarsi così in confidenza "; P . S ., cap . XVII , 133-134 ) - esisteva ( o doveva esistere ) un normale servizio di traghetto che permetteva di collegare una riva con l ' altra , se due secoli dopo i Duchi di Milano arrivarono ad esigere un rapporto giornaliero su chi e che cosa passava oltre il fiume , e nominarono un loro " capitano " responsabile del " porto " con l ' obbligo di tenere una registrazione accurata e severa - non solo amministrativa , ma politica ( per non dire poliziesca ) - di quanto avveniva tra le due rive , e in un raggio che sfiorava a nord il territorio di Cassano , e a sud quello di Spino . Il Barbarossa , dunque , prima di ritirarsi a svernare a Pavia e poi ( non sentendosi del tutto tranquillo ) a Lodi , si preoccupò di chiudere anche l ' accesso che da Rivolta poteva consentire ai Milanesi di ricevere viveri per le persone , o foraggi per il bestiame , da tutto il territorio posto a oriente della città assediata . Cassano era più facile da controllare : le due rive ( quella di sinistra , più bassa ; quella di destra assai elevata e protetta da fortificazioni ) rappresentavano una linea di demarcazione molto netta ( ove si pensi , anche , che Treviglio non aveva mai nascosto la sua tradizionale fedeltà all ' imperatore , e certamente non era portata a correre rischi per venire in soccorso di una popolazione che aiutata a sopravvivere , poi avrebbe imposto ancora sugli altri il suo esoso predominio ). Ecco dunque come Acerbo Morena ci informa sul piano strategico di Federico .
" Et Papiam postea reversus est . Peritissimus ibi imperator considerans se plenarie non posse nocere Mediolanensibus , quin a Placentia et Brixia mercatum victualium haberent , si Papie moraretur , statuit Laude yemare cum Beatrice coniuge sua et cum filio ducis Guelfi et cum duce Frederico de Rotemburgo consobrino suo et cum comite Redulfo de Lindo et episcopo Pavinbergi et cum aliis paucis principibus . Nam lantegravo , qui duxerat secum quingentos milites , et fere omnibus militibus cancellarii , qui fuerant similiter plures quam quingenti , et militibus ducis Boemie licentiam domum redeundi concesserat . Coradum vero comitem palatinum de Reno fratrem suum et Gulielmum marchionem de Monferrato atque Guidonem comitem de Blandrate castrum de Mombrione munire ipsumque custodire ipsorum militibus precepit . Circa ecclesiam quoque de Ripalta Siccha magna propugnacula fossatorumaliarumque machinarum ad defensionem utilium fecit fieri , relictis ibi quibusdam suis militibus , qui ea die noctuque custodirent . Comitem vero Marchoardum de Grumbac posuit cum …
( Settembre ): E in seguito fece ritorno a Pavia . L ' espertissimo imperatore però considerando che non poteva impedire del tutto ai Milanesi d ' aver il mezzo di acquistare vettovaglie da Piacenza e da Brescia , se si tratteneva a Pavia , stabilì di passare l ' inverno a Lodi insieme con Beatrice sua consorte , col figlio del duca Guelfo , col duca Federico di Rotemburgo suo cugino , col conte Rodolfo di Lindo e vescovo di Pavinbergo e con altri pochi prìncipi . Al langravio infatti , che aveva condotto con sé cinquecento soldati , e a quasi tutti i soldati del Cancelliere , che similmente eran più di cinquecento , e ai soldati del duca di Boemia aveva dato licenza di tornare in patria . Invece a Corrado , conte palatino del Reno , suo fratello , a Guglielmo marchese del Monferrato e a Guidone conte di Biandrate ordinò di fortificare il castello di Mombrione e di presidiarlo coi loro soldati . E anche intorno alla chiesa di Ripalta Secca fece fare imponenti fortificazioni di fossati e di altri mezzi meccanici utili alla difesa , lasciandovi alcuni soldati suoi , che le presidiassero di giorno e di notte . Pose invece il conte Marcovaldo di Grumbach ...
In quali misere condizioni si trovasse Rivolta in quegli anni non è dato sapere . Se il Barbarossa pose un presidio intorno alla chiesa , vuol dire che almeno quel sacro edificio era ancora in piedi , nella sua straordi-