Pubblicazioni e documenti Archivio Storico Comunale - Indici | Page 11

Affinche' sia ulteriormente chiaro, e' bene sottolineare l'esclusivita' degli atti, quali oggetto unico da destinarsi negli archivi. Altresi' oggetti di diversa natura, anche se appartenenti al patrimonio comunale, devono essere conservati in altri luoghi idonei quali ad esempio i musei, le biblioteche e via di seguito. Il Comune di Rivolta d'Adda, ricco di storia piu' di altri, ha conservato a testimonianza del suo passato una serie di lettere, che aprono il carteggio dell'archivio storico, appartenenti al periodo ducale, cronologicamente databili dal 1521. Alcune di queste portano la firma autografa di appartenenti alla famiglia degli Sforza. E' altresi' ben documentato tutto il XVIII secolo,grazie anche alle notizie che si possono desumere dagli atti conservati nella sezione storica riguardante la Roggia Rivoltana: il corso d'acqua che ha alimentato la vita del Comune di Rivolta e del suo territorio. La sezione e' ricca di planimetrie acquarellate che permettono di ricostruire tutto il territorio comunale. Attraverso le carte riordinate dell'archivio comunale e' possibile percorrere idealmente tutto l'Ottocento, scoprendo particolari e situazioni anche curiose che altrimenti sarebbero irrimediabilmente perdute. Nella mostra abbiamo cercato di offrire una panoramica sul patrimonio conservato, ma l'importanza delle carte esistenti merita un approfondimento necessario. A questo punto e' necessario documentare l'operazione di riordino per chiarire i concetti fondamentali che sono stati utilizzati per arrivare allo stato attuale di classificazione ed ottimale conservazione di questo inestimabile patrimonio documentabile.I lavori di riordino dell'archivio comunale di Rivolta D'Adda iniziarono in maniera insolita.Tutti gli atti esistenti erano collocati in una serie di scatoloni, conservati presso il magazzino comunale, poiche' l'edificio municipale aveva appena subito un completo restauro, a causa del quale furono traslocati in altra sede, anche gli uffici comunali. Il primo intervento, fu quello di collocare tutto il materiale documentario su scaffalature metalliche, cercando di ricostruire la collocazione degli atti secondo un inventario sommario, redatto nel 1940.Al termine di questa necessaria operazione, fu possibile verificare la consistenza e lo stato delle carte. Con un intervento di pulizia radicale, operato con accuratezza, e soprattutto con la redazione di un inventario particolareggiato degli atti e' ora 11