PTOF e ALTRO PTOF Pizzini Pisani | Page 101

del gruppo (fenomeno del bullismo e cyberbullismo); le crisi adolescenziali; le scelte imposte, fatte superficialmente o poco affini alla personalità dello studente. Il bisogno di potenziare le capacità di ciascuno e di fare in modo che nessuno si senta emarginato ma “parte” importante di un tutto, la necessità di accogliere, considerare e valorizzare ogni ragazzo spinge la nostra scuola a confrontarsi continuamente, attuando strategie migliorative e compensative. Saranno attuati a tal proposito specifici progetti: “Autonomia in circolazione”, “Paragility”, “La biblioinclusione innovativa”; prevista anche la formazione dei docenti per sostenere la formazione del gruppo e le relazioni tra pari. Sarà inoltre attivato un “servizio di sportello didattico” con esperti in psicologia e pedagogia aperto a tutti gli studenti e alle famiglie. Il progetto “DSA Disturbi Specifici Apprendimento“di Istituto mira a prevenire il disagio riconducibile all’insuccesso scolastico, in linea con quanto richiesto dalla legge 170/2010 e dalle successive Linee guida del MIUR per il “Diritto allo studio degli alunni e degli studenti con DSA” del 12/07/2011. Il nostro territorio, negli ultimi anni, ha visto l’arrivo di adolescenti provenienti da paesi stranieri. Le disposizioni legislative stabiliscono il diritto-dovere per i minori immigrati di frequentare la scuola e suggeriscono la promozione dell’interculturalità, sotto diverse forme e manifestazioni. Consapevoli del ruolo “facilitante” che la scuola può e deve assumere, la scuola promuoverà l’attivazione di Laboratori L2, corsi di formazione per docenti, disponibilità di mediatori culturali e orientamento al lavoro. Il punto di partenza rimane l’alunno, la conoscenza, il più precisa possibile, della sua biografia linguistica e scolastica, ma anche la sua situazione emotiva e le opportunità concrete che la scuola e il territorio riescono a fornirgli nel rispetto della propria identità culturale. La scuola si deve costruire come un luogo accogliente, coinvolgendo in questo compito gli studenti stessi. Sono infatti importanti le condizioni che favoriscono lo “star bene a scuola”, al fine di ottenere la partecipazione attiva dei discenti in un progetto educativo condiviso ed allargato alle famiglie. L’accoglienza 100