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Pergolesi, cenni biografici
Elena Percivaldi

Giovanni Battista Pergolesi nacque a Jesi, oggi provincia di Ancona,
il 4 gennaio 1710. La famiglia era originaria del borgo di Pergola,
dalla quale il nonno calzolaio era partito a metà Seicento in cerca di
fortuna. Si stabilì nella più ricca e vivace città ma senza dimenticare
le sue origini, che anzi – come era costume all'epoca nelle classi umili –
entrarono come un marchio indelebile e far parte del suo cognome,
che passò dunque lentamente da “Draghi della Pergola” a Pergolesi.
Il calzolaio si inserì bene: il figlio, Francesco Andrea, non ereditò la
sua professione ma divenne sergente della pubblica milizia e
geometra al servizio del municipio. Un incarico umile e mal pagato,
certo, ma che gli permise di sposare Anna Vittoria Giorgi,
appartenente anch'essa alla minuta borghesia provinciale, e di
frequentare per lavoro l'aristocrazia locale. La coppia ebbe quattro
figli, tre dei quali morirono di tisi in tenerissima età, due anni o
addirittura pochi giorni. Il solo a sopravvivere – il padre stesso
sarebbe morto nel 1732 - fu Giovanni Battista, pure di salute molto
cagionevole, come dimostra il fatto che fu cresimato non già a sei
anni, com‟era consuetudine, ma a soli diciassette mesi. E bene in
effetti non stava: aveva la gamba sinistra anchilosata, forse per una
forma di poliomelite. Ma soprattutto, anche lui era minato dalla tisi.
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