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Barocco e Neobarocco
Christian Frattima
Volendo offrire una concisa definizione del termine “Barocco”,
probabilmente non riusciremmo ad evitare la banale descrizione di
una concettualità estetica radicata proprio sull‟elusione di ogni rigido
schematismo. La poliedricità stilistica in auge durante il periodo, ha
persino portato alcuni studiosi a negare l‟esistenza di una poetica
barocca unitaria, non riuscendo essi a cogliere proprio nell‟estrema
ecletticità, i tratti salienti di uno stile centocinquantenario.
I caratteri salienti dell‟arte barocca risultano ben definiti, soprattutto
in musica, e rispondono fulgidamente all‟esigenza di centralità che
l‟uomo seicentesco, galileiano, laico, cittadino dei grandi stati
nazionali nascenti, avverte sempre più. Se le arti figurative dovranno
attendere il secondo Settecento per emanciparsi dall‟egida del
primato teologico, in musica già a partire dagli albori del „600,
quando i primi drammi in musica videro la luce, la poetica secolare
comincia a rivelarsi in tutta la sua essenza squisitamente terrena. Il
contrasto tra polifonia sacra rinascimentale e monodia barocca
profana d‟ispirazione greca, ben illustra la richiesta d‟intelligibilità da
parte di un homo novus che vuole essere coinvolto, ammaliato, scosso,
meravigliato, intrattenuto dalla musica.
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