Programmi di Sala Coin du Roi Programma Dittico Pergolesi | Page 14

Uberto: Di me, che ho più flemma d'una bestia. Ma bestia non sarò, più flemma non avrò, il giogo scuoterò, e quel che non ho fatto alfin farò! Serpina: Per aver di voi cura, io, sventurata, debbo esser maltrattata? Uberto: (a Serpina) Sempre in contrasti con te si sta. E qua e là, e su e giù e sì e no. Or questo basti, finir si può. Serpina: Burlate, sì! (a Vespone) Ma che ti pare? Ho io a crepare? Signor mio, no. (a Serpina) Però dovrai per sempre piangere la tua disgrazia, e allor dirai che ben ti sta. (a Vespone) Che dici tu? Non è così? Ma così va! Serpina: In somma delle somme per attendere al vostro bene io mal ne ho da ricevere? Uberto: (a Vespone) Poveretta! la senti? 12 Uberto: Ma questo non va bene. Uberto: Ma questo non conviene. Serpina: E pur qualche rimorso aver dovreste di farmi e dirmi ciò che dite e fate. Uberto: Così è, da dottoressa voi parlate. Serpina: Voi mi state sui scherzi, ed io m'arrabbio. Uberto: Non v'arrabbiate, capperi. (a Vespone) Ha ragione. Tu non sai che ti dir? Va' dentro, prendimi il cappello, la spada ed il bastone, ché voglio uscir. Serpina: Mirate. Non ne fate una buona, e poi Serpina è di poco giudizio. Uberto: Ma lei che diavolo vuol mai dai fatti miei?