Pallavoliamo Maggio 2014 | Page 93

Purtroppo anche questa volta il tempo a mia disposizione sta terminando e, come sempre, potrei stare ore ad ascoltare questi uomini eccezionali che hanno reso grande la pallavolo in Italia, e che non solo stati dei fenomeni in campo, ma lo sono anche nella vita. Da ognuno di loro sto imparando qualcosa che porterò sempre con me, e vorrei che i miei incontri con la Generazione dei Fenomeni non finissero mai. Ma il tempo non si può fermare: l’ultima domanda riparte da dove abbiamo iniziato, ovvero dal suo soprannome, “Nano”: “ Mi è stato dato da Franco Anderlini nel 1978 e io sono legato a questo soprannome, non mi offende, anzi, sono onorato di averlo!”. E infine, un suo spontaneo e personale commento a questo tour che riporta me e voi lettori in Brasile, quattordici anni fa: “ Sono contento che tu stia facendo questo giro di interviste, per questo, quando mi hai chiamato, ho accettato subito con piacere. Credo che dovremmo approfittare e rivalutare i talenti che abbiamo in casa, perché quello che avviene in altri paesi, ad esempio, è che giocatori che hanno vinto tanto in passato, sono ancora cercati e stimati e vorrei che ci fosse sempre questo atteggiamento nei confronti del gruppo di giocatori che siamo stati. Per fortuna siamo ancora quasi tutti dentro il mondo della pallavolo”. Grazie di tutto, Nano... “Grazie a te, però ridammela la maglietta!”. Beccata anche stavolta! Il viaggio continua e non devo andare tanto lontano perché il prossimo fenomeno è a pochi km di distanza, ma per scoprire chi è dovete aspettare ancora un po’... Alla prossima! Servizio di Monica Mares Fotografie di Luigi Boccia 95