IL VOLLEY?
UNA PANCHINA...
NATO PER ALLENARE
È una splendida giornata di primavera
e insieme a Luigi, il mio fidato fotografo, ci
rechiamo a Padova per incontrare Andrea
Anastasi, stimato allenatore del presente,
conosciuto anche per essere stato uno dei
grandi della pallavolo mondiale, avendo
fatto sognare l’Italia intera vincendo il
mondiale nel 1990.
D’istinto, appena lo vedo arrivare gli
dico: “finalmente uno normale” e subito una
lunga risata lascia spazio alle presentazioni.
Per chi non lo sapesse, Andrea Anastasi,
porta da sempre con sé il soprannome “Nano”,
proprio per i suoi circa 185 centimetri che
fanno di lui un uomo normalmente alto
rispetto ai giganti con i quali giocava.
Iniziamo a chiacchierare del più e del
meno e mi rendo subito conto di avere di
fronte un uomo simpatico e dalla battuta
pronta: ingredienti questi fondamentali
che renderanno le ore che trascorreremo
insieme emozionanti. Il servizio fotografico
va a gonfie vele: Andrea è a suo agio davanti 89
alla macchina fotografica e, quando meno
me l’aspetto, ecco spuntare la maglia della
nazionale. Come già fatto in precedenza con
la medaglia di Roberto Masciarelli, subito
gliela rubo. “Che ne pensi, mi dona?” gli
chiedo. “ Indossala e vediamo” mi risponde.
Non me lo faccio ripetere due volte e, una
volta indossata, sono pronta a raccogliere
le emozioni che Andrea vorrà condividere
con me, a partire da quel mondiale vinto nel
1990 a Rio de Janeiro...