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di ridimensionare la squadra. Da di tutta la vicenda. “Conosciamo un po’
piacentini
amanti
della
Rebecchi il nostro presidente, continua Stefano,
Nordmeccanica dunque ci siamo sentiti sappiamo di avere a che fare con una
in diritto di protestare, perché ci siamo
sentiti defraudati di un sogno, ma
sempre nell’ottica di un dialogo aperto
con la società, così come abbiamo sempre
cercato di fare come Pink Wolf”.
Ecco perché i toni dei messaggi
diffusi sui social, così come quelli
degli striscioni che hanno manifestato
la protesta a Montichiari in occasione
dell’amichevole
tra
la
nazionale
italiana
e la Repubblica Ceca, non
sono mai stati a tinte forti: “Presidente
non ci abbandoni”, una frase che ha
il sapore di una richiesta sincera ed
accorata, densa di fiducia nel fatto
che il cammino della società possa
continuare alle stesse condizioni di
prima. Mancano, di fatto, le sfumature
della rabbia e del rancore, del sentirsi
offesi o presi in giro da un così
repentino cambiamento di rotta, anche
nel senso di una conclusione positiva
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