FATTORE TECNICO
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che entravano dalla panchina, vista la
situazione, si sono sentite coinvolte e si
sono responsabilizzate. Ogni volta che sono
state chiamate in causa sono riuscite a
dare il tutto per tutto, cambiando anche di
ruolo. Gli esempi di Rebora, che da centrale
è passata ad attaccante laterale, oppure
Zanotto, passata da posto 2 a posto 4, dicono
quanto questa vittoria sia stata un successo
dell’intero gruppo. L’arrivo di Guatelli
e Gravenstein - e qui la società è stata
assolutamente decisiva, una vera squadra a
servizio della squadra - sono stati importanti,
soprattutto perché le atlete nuove arrivate si
sono integrate subito e sono sembrate parte
del gruppo come delle veterane”.
Barbieri, ha saputo fare di necessità virtù,
cambiando radicalmente gli schemi della
squadra senza snaturarne le caratteristiche.
“Avevo impostato la squadra con Kajalina
punto di riferimento fisso sull’attacco. Tra
assenze ed infortuni, ho dovuto ridisegnare
schemi e metodi di allenamenti con
nuove soluzioni dalla seconda linea. Ho
provato Guatelli opposta, ma la nostra
forza offensiva a quel punto derivava più
dall’imprevedibilità della distribuzione del
gioco che dalle potenzialità dei singoli. Ho
sempre cercato di non farmi condizionare
dalle situazioni, le scelte sono state dovute
alle circostanze, tutte le ragazze mi hanno
seguito e hanno creduto in ciò che stavamo
facendo. Alla fine è andata molto bene, ed è
Infortuni, cambi di ruolo e nuovi arrivi: merito di tutti”.