Pallavoliamo Maggio 2014 | Page 171

“Sotto rete – racconta Stefania – dico a Roberta: Te, non tirare la parallela che ti muro! Secondo voi lei che cosa ha fatto? Ha tirato la parallela a 200 km all’ora, e la palla le è tornata indietro dieci volte più velocemente!”. “Io, che sono decisamente più romantica – racconta invece “Tetta”, Roberta – avevo scritto sui polpastrelli cinque lettere: T I A M O. Quando ero in attesa di murare, con le mani aperte sotto rete, noi in P3 e loro in P6, io e Stefania ci trovavamo di fronte, e così lei ha potuto vedere la scritta”; ma il romanticismo nel volley non conta per vincere... e infatti quella partita l’ha vinta Stefania. “Tetta” e “Sanna” - così si chiamano le due sorelle, fin da quando erano piccole – si ritrovano tre anni più tardi a Potenza, e dopo ancora un anno di vita “separata”, quest’anno, a Napoli. La loro vita insieme dev’essere uno spasso, con Stefania impegnata nella regia di una sorta di GF permanente. Entrambe amano lo shopping, entrambe amano curare e cambiare il loro look, entrambe vivrebbero di notte, nonostante la loro attività non lo consenta più di tanto, ed entrambe sono scaramantiche. Hanno riti simili per quanto riguarda l’abbigliamento di gara, ma ognuna ha la sua particolarità, anche da questo punto di vista. “Stesso top, stessi calzini, stesse mutande, stessa canotta, stesso elastico per i capelli. Le ripetizioni durante il riscaldamento con la palla sono contate per entrambe, però – dice Stefania – io dopo il primo attacco vado in bagno, mentre Roberta la mattina della gara si depila le \