Pallavoliamo Maggio 2014 | Page 112

UNA CARTOLINA DA... 114 e poi dalle 15.00 alle 18/19. Tantissima pallavolo, ma questo non mi spaventava perché avevo voglia di osservare e di imparare. Fisicamente la stanchezza si è subito sentita, anche perché le sedute pesi si facevano 3 e anche 4 volte la settimana, con un solo giorno libero. In più la quantità di allenamenti era superiore a quella che ero abituata a svolgere in Italia, ma ho avuto la fortuna di incontrare un allenatore e uno staff molto elastico che avevano già avuto a che fare con giocatrici straniere. Certo, all’inizio non sono mancate le difficoltà: le ore di allenamento, la lingua le mie compagne parlavano solo giapponese - e poi la lontananza dalla mia famiglia - il fuso orario di 7/8 ore mi permetteva di dire soltanto buongiorno o buonanotte ai miei familiari – sono stati aspetti un po’ diffiicli da digerire. Devo dire che il mio punto di forza è stata la presenza del mio fidanzato, Niko, che è stato con me fino a Dicembre! Sapete invece qual è stata la piacevole riscoperta? Il cibo! Amo la cucina giapponese da molti anni, ma ora posso ammettere di amarla davvero, e non parlo solo del classico sushi, ma anche di piatti quali Ramen, Noodle, Takoyaki, Okonomiyaki, Teriyaki e la zuppa Miso…