l’eccessivo tecnicismo, l’eccessivo legame
alle statistiche. È veramente così
determinante per un allenatore sapere
quale sia la percentuale di errore della
battuta in salto f lot nel campionato di
serie B2? O meglio: è così determinante
questo dato per determinare la capacità
di una persona di allenare? Credo che
si stiano perdendo i fondamentali, non
solo in senso tecnico, di questo sport”.
L’unico rammarico di Liliana:
non aver potuto decidere, per via di
un infortunio che ha condizionato
gli ultimi anni del suo percorso
sportivo, il momento di appendere
le ginocchiere al chiodo, non aver
potuto uscire di scena come avrebbe
voluto, con la sua maglia giallorossa
sulle spalle, nel pieno di una carriera
ricca di soddisfazioni. Della pallavolo
che fu resta un’eco che alcune atlete
permettono di ascoltare in modo non
troppo flebile: ma è chiaro che quella
capacità di condivisione che rende
fieri di se stessi, e ancor di più di chi
ci sta accanto, e che fa camminare
a testa alta, dovrebbe poter essere
riscoperta e risplendere ancora di più,
per far capire a tutti di che pasta è
fatta la pallavolo.
Servizio
di
Martina
Ricca
Si ringrazia Liliana Bernardi per le
immagini gentilmente concesse
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