Pallavoliamo Maggio 2014 | Page 108

LA STORIA SIAMO NOI 110 nel momento in cui si intraprende un percorso, ma il successo e il fattore economico spingono le atlete a cercare sempre qualcosa in più al di fuori del contesto in cui potrebbero mettere radici. Io non ho fatto miliardi giocando e vincendo gli scudetti, ma per me questo è stato un problema di secondaria importanza: sapevamo benissimo che la pallavolo non sarebbe stata il nostro lavoro, e anche quando abbiamo avuto la possibilità di farlo diventare tale, abbiamo preferito il nostro legame, al successo personale. C’è da dire che sono sempre meno le società che possono dare ad un’atleta la sensazione di sentirsi a casa propria, di diventare bandiera della maglia che indossa: la situazione economica difficile in cui il movimento versa ha accelerato il processo di disgregazione di alcuni valori sui quali questo sport è cresciuto”. Infine, al concezione del volley è completamente cambiata: “Quando ho tentato di riprendere in mano il mio percorso per diventare allenatore, mi sono resa conto, dalle domande che venivano proposte, di quanto superficiali ci faccia diventare