L’INTRUSA
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un’eccellenza. Basterebbe leggere il
suo curriculum - incredibile il numero
di titoli nazionali e internazionali
conquistati in tutte e categorie - per
applaudirla e capire che siamo di fronte
a ben più di una promessa, e non è certo
per tingere la sua vicenda sportiva di
colori drammatici che abbiamo introdotto
lo spunto dato dal racconto del suo
infortunio alla schiena: si tratta semmai,
di apprezzare e una volta di più a cosa
possono spingere la passione per lo sport,
e uno spirito di sacrificio che non è mai
fine a se stesso ma opera per provare
ancora una volta la gioia di scendere un
campo o in pista. E a volte, il rientro è
sorprendente decisivo, proprio come nel
caso di Silvia.
“Dopo il campionato italiano del
2010 ho scoperto di avere un’ernia del
disco che mi ha fatto saltare per due anni
consecutivi i mondiali. Ho cercato di non
operarmi, ma alla fine non ho potuto
rinunciare all’intervento. Sono stata ferma,
con la memoria a tutte quelle volte in cui
cercavo di pattinare senza riuscirci. Non è
stato affatto facile, soprattutto quando il
rientro sembrava una prospettiva tutt’altro
che certa, e vedi sfilare davanti agli occhi
le occasioni che avresti potuto cogliere.
Dopo l’operazione ho creduto di potercela