Pallavoliamo Giugno 2014 | Page 61

W VOLI LA .PAL WW O.IT AM me ne dà una conferma – penso di aver fatto bene a scegliere di percorrere una strada forse per certi aspetti più ardua ma altrettanto gratificante, sotto tutti i punti di vista, non ultimo quello personale e affettivo: è straordinario aver portato al propria squadra in serie A!”. Prima ancora di questa promozione, tuttavia, la serie A bussa ancora alla porta di Michela, e questa volta veste i colori di Pontecagnano: la nostra protagonista a questo punto è più grande, più matura e decide che può concedersi di affacciarsi al volley che conta senza stravolgere più di tanto la propria vita... “o almeno, così pensavo, perché il salto di categoria è già di per sé sconvolgente, soprattutto considerando che io allora venivo da una serie B2! Mi sono ritrovata a misurarmi con un gioco molto più veloce, con un numero di allenamenti maggiori, con sedute di pesi – mai fatte prima - e con tante sedute video alle quali non ero abituata. Già all’interno della palestra, quindi, l’orizzonte era decisamente cambiato! A questo, devo aggiungere le trasferte lunghe, non paragonabili a quelle di una serie B2, che danno un sapore diverso alla vita di squadra e all’avventura di essere una pallavolista, e infine non bisogna dimenticare l’emozione di giocare contro campionesse che avevo solo visto giocare in TV... quando contro Crema ho murato Elisa Togut, mi veniva quasi da piangere! Ero convinta di potermi giocare una chance, e di voler dimostrare quello che avevo imparato in anni di allenamento e preparazione”. E in effetti, Michela cambia, affina la tecnica imparata sotto la guida di coloro che ritiene i suoi maestri, Antonio Attimonelli e Lina Infante: “Entrambi, anche se in modo diverso, hanno avuto il pregio di insegnarmi a credere in me stessa... quando ero piccola avevo persino paura di schiacciare e Antonio si arrabbiava tantissimo quando mandavo la palla in palleggio al di là della rete! Lina mi ha aiutato ad essere più sicura delle mie capacità, e questo è stato fondamentale in alcuni momenti difficili del mio percorso, quando, proprio per l’insicurezza, o per la fatica di costruire la sintonia con le nuove compagne, ho pensato 61