lla Regia
te la sua intervista, perché speriamo che davvero la sua scuola sia valorizzata dal “sistema”, e diventi non solo parte integrante, ma anche
riferimento dell’intero movimento della pallavolo italiana.
La “Volley Academy” ha in sé qualcosa che intende prefigurare un
modo diverso di intendere il volley, e di intendere lo sport: non come
qualcosa che fagocita la quotidianità, non come qualcosa che preclude altre strade nonostante la dedizione che richiede, ma come un
modo per crescere a tutto tondo imparando a fare qualcosa in modo
eccellente. L’esperienza californiana di Alice Pizzasegola mostra questa prospettiva in modo magistrale; a noi, che il volley ci limitiamo a
raccontarlo, non resta che passare la linea alla regia, ovvero sollecitare
l’attenzione nei confronti di un’apertura che ormai forza gli orizzonti di un movimento, quello italiano, che da centro del mondo si sta
spostando verso la periferia, e che ha nel confronto e nel patrimonio
umano e sportivo che ha saputo coltivare nel tempo la possibilità di
tornare ad essere un appetibile riferimento.
Martina Ricca
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