Pallavoliamo Giugno 2014 | Page 122

GLI SPECIALI quel silenzio, infinito a che se di pochi attimi, era il segno di una docilità dell’animo che è certamente un dono, ma che è anche l’abilità di lasciare che quel pallone, leggero come un soffio, possa abitare in lungo e in largo dentro il proprio cuore, e dimorarvi infine dando ad esso un aspetto nuovo e unico, proprio come ciascuno di noi fa con la casa nella quale vive. 122 Di fragoroso, invece, ho in mente soprattutto la risata della Michi, e una traccia l’ho ritrovata quando qualcuno le ha raccontato che tra le sue compagne di squadra altre hanno abbandonato il campo da gioco per seguire per altre vie questo folle pallone che si agita nel cuore: un’autoironia semplice e divertita che mi ha dato conferma di una felicità trovata, e celebrata, senza nostalgie. La grata che divide - e unisce, vi direbbe lei, ma questo, che pure è vero, non si può spiegare, è tutto da sperimentare - suor Michela Elisabetta della Trinità dal mondo, assomiglia, con i suoi quadrati, ad una rete da pallavolo, ma sarebbe troppo facile concludere il racconto procedendo per paragoni, e non credo nemmeno avrebbe tanto senso, perché in ciascuno di noi lo