Pallavoliamo Giugno 2014 | Page 101

davvero scegliere su quale musica pattinare. Dopo di che, si avvia la composizione dell’esercizio, più lineare per gli obbligatori - programmi che contengono per tutti gli atleti in gara le medesime combinazioni eseguite su due linee circolari disegnate sulla pista - più originale per il programma libero, anche se portamento ed eleganza sono caratteristiche apprezzate dai giudici in ogni tipo di esecuzione. “Il mio allenamento cambia molto in riferimento alla gara che sto per preparare: c’è un allenamento quotidiano, fatto di ripetizioni di singoli esercizi, sedute di atletica e coreografia. Una volta deciso il programma di gara, salti e trottole si uniscono pian piano in una sequenza, e diventano, auspicabilmente un a storia, o quanto meno la descrizione di un carattere, di un personaggio, perché raccontare una storia in pochi minuti e soltanto servendosi di musica e gesti codificati non è affatto facile. Noi pattinatori siamo un po’ attori e un po’ ballerini, con la differenza sta nei vincoli di scena: non possiamo restare fermi nella stessa posizione per più di un certo numero di secondi, non possiamo buttarci per terra, e inoltre abbiamo dei pattini ce sono pesanti e rallentano i nostri movimenti... insomma, l’apparenza è quella di una danza, in realtà è qualcosa di completamente diverso!”. Tania Romano e Jona Kim sono i suoi esempi, i fari alla ricerca di una personalità, anche se Silvia stessa un giorno potrà diventarlo per altre giovani atlete. Per ora, tra gli esami di Biologia, facoltà lla quale silvia è iscritta con profitto - “perché se lo si vuole davvero, si può riuscire a fare tutto” - in vista ci son i mondiali del 2014 che si disputeranno tra ottobre e novembre e ai quali Silvia i sta preparando con umiltà: “Soltanto tre atlete entreranno in squadra, e non è affatto scontato che io ci sia. 101