Pallavoliamo Gennaio 2014 | Page 82

SABBIA ROVENTE sulla sabbia. Per cui nel 2012 ho partecipato alle selezioni fatte proprio dalla Parenzan, e subito ho vinto il campionato Under18 con Irene Enzo”. 82 A credere molto nella Margherita beacher è proprio Cristiana, la sua coach, che prevede per la Bianchin un futuro “esplosivo”, se ci credesse lei stessa ancor più, ed è proprio su questo che la Parenzan sta lavorando. “Mi sento più predisposta al beach volley rispetto all’indoor, in particolare per il rapporto esclusivo che ho con la mia allenatrice, ma anche per l’affiatamento che si crea con la mia partner in campo: siamo solo in due a giocare, per cui l’intesa deve essere massima. In realtà anche il mio fisico è - secondo me - più portato alla sabbia, sono alta “solo” un metro e ottanta, ma salto molto e questo mi consente di essere molto reattiva ed efficace nel beach volley”. Del resto per Margherita il beach è un affare di cuore, in tutti i sensi: “Anche il mio fidanzato gioca a beach ed anche lui ha vinto quest’anno il campionato Under20: spesso ci siamo allenati insieme e con gli altri giocatori formavamo proprio una bella compagnia”. Ma è in famiglia che si tramanda la passione per lo sport ed in particolare per la pallavolo della Bianchin: “I miei genitori sono degli sportivi, la mia mamma ha giocato a pallavolo a livello amatoriale, mentre il mio papà ha giocato a basket a livello agonistico facendo la serie C. Già dalla terza elementare ho cominciato a giocare a pallavolo. Dopo qualche approccio al nuoto, al basket e al tennis -approccio di poco conto - ho iniziato a giocare a volley a San Donà: anche altre mie amiche giocavano, da subito mi è piaciuto