SABBIA ROVENTE
sulla sabbia. Per cui nel 2012 ho
partecipato alle selezioni fatte proprio dalla
Parenzan, e subito ho vinto il campionato
Under18 con Irene Enzo”.
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A credere molto nella Margherita
beacher è proprio Cristiana, la sua coach,
che prevede per la Bianchin un futuro
“esplosivo”, se ci credesse lei stessa ancor
più, ed è proprio su questo che la Parenzan
sta lavorando. “Mi sento più predisposta al
beach volley rispetto all’indoor, in particolare
per il rapporto esclusivo che ho con la mia
allenatrice, ma anche per l’affiatamento che
si crea con la mia partner in campo: siamo
solo in due a giocare, per cui l’intesa deve
essere massima. In realtà anche il mio fisico è
- secondo me - più portato alla sabbia, sono
alta “solo” un metro e ottanta, ma salto molto
e questo mi consente di essere molto reattiva
ed efficace nel beach volley”.
Del resto per Margherita il beach è un
affare di cuore, in tutti i sensi: “Anche il mio
fidanzato gioca a beach ed anche lui ha vinto
quest’anno il campionato Under20: spesso ci
siamo allenati insieme e con gli altri giocatori
formavamo proprio una bella compagnia”.
Ma è in famiglia che si tramanda la
passione per lo sport ed in particolare per
la pallavolo della Bianchin: “I miei genitori
sono degli sportivi, la mia mamma ha giocato
a pallavolo a livello amatoriale, mentre il mio
papà ha giocato a basket a livello agonistico
facendo la serie C. Già dalla terza elementare
ho cominciato a giocare a pallavolo. Dopo
qualche approccio al nuoto, al basket e al
tennis -approccio di poco conto - ho iniziato a
giocare a volley a San Donà: anche altre mie
amiche giocavano, da subito mi è piaciuto