Pallavoliamo Gennaio 2014 | Page 60

I MESTIERI DEL VOLLEY 60 Che cosa sia, lo racconta una vita intera trascorsa in mezzo al campo, a bordo campo, da protagonista o dietro le quinte. “I miei primi passi nel volley li ho fatti seguendo quelli di una ex fidanzata di mio fratello: io frequentavo la terza elementare e lui mi porto a vedere una partita. Si trattava di un campionato di Serie C, quindi di un buon volley, ma non stratosferico... eppure, lei a me parve già fortissima! Decisi che era ciò che volevo fare e che avrei fatto da lì in avanti”. Minivolley, superminivolley, le categorie giovanili: Isabella attraversa crescendo le esperienze dei primi tornei, con vittorie e sconfitte, “fino all’anno in cui sarei dovuta sbocciare: inserita nel gruppo forte, con un buon allenatore, la pallavolo stava diventando un’aspirazione, oltre che una passione”, ma le sue ambizioni vengono bloccate da una lunga ingessatura, sette mesi per correggere una scoliosi grave. “Pensavo che non sarei più scesa in campo, ma quando un anno dopo, con una muscolatura debole tutta da ricostruire ma con una passione più forte che mai, ho ripreso ad allenarmi, ho scoperto che il volley mi aveva reso una vera agonista”. Che cosa sarebbe stato della carriera di Isabella senza quella lunga sosta? Lei stessa forse se l’è chiesto più di una volta, ma l’intraprendenza ha vinto sul rimpianto e le ha permesso di tracciare una strada diversa in un terreno conosciuto: “Dopo il liceo scientifico – in realtà, un classico mancato, scelto per comodità logistiche viste le incognite dovute al problema fisico che stavo affrontando – ho tentato l’esame di ammissione a Scienze della Comunicazione e l’ho passato. Perché proprio questa facoltà? Tutti mi hanno sempre detto che scrivere era una delle cose che mi riesce meglio: non potrei mai misurare effettivamente il mio talento, sono una persona molto autocritica, ma il piacere di leggere e di scrivere, quello sì, posso dire che è davvero grande. Ho sempre ammirato quei giornalisti che riescono a scrivere con creatività, dei quali leggeresti non un pezzo, ma anche un libro intero, essendo certa di non annoiarti”. E così Isabella decide che diventerà una giornalista. E di che cosa parlare, se non di qualcosa che ci sta a cuore veramente? È così che nasce la sua prima esperienza di ufficio stampa, nel Latina Volley che ora milita in serie A1 maschile, e della quale la società nella quale Isabella giocava era un “satellite”. “Dovevo ancora laurearmi, e con un faccia tosta che