I MESTIERI DEL VOLLEY
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Che cosa sia, lo racconta una vita intera trascorsa in mezzo
al campo, a bordo campo, da protagonista o dietro le quinte. “I
miei primi passi nel volley li ho fatti seguendo quelli di una ex
fidanzata di mio fratello: io frequentavo la terza elementare e lui
mi porto a vedere una partita. Si trattava di un campionato di
Serie C, quindi di un buon volley, ma non stratosferico... eppure,
lei a me parve già fortissima! Decisi che era ciò che volevo fare e
che avrei fatto da lì in avanti”. Minivolley, superminivolley, le
categorie giovanili: Isabella attraversa crescendo le esperienze
dei primi tornei, con vittorie e sconfitte, “fino all’anno in cui
sarei dovuta sbocciare: inserita nel gruppo forte, con un buon
allenatore, la pallavolo stava diventando un’aspirazione, oltre
che una passione”, ma le sue ambizioni vengono bloccate da una
lunga ingessatura, sette mesi per correggere una scoliosi grave.
“Pensavo che non sarei più scesa in campo, ma quando un anno
dopo, con una muscolatura debole tutta da ricostruire ma con una
passione più forte che mai, ho ripreso ad allenarmi, ho scoperto
che il volley mi aveva reso una vera agonista”.
Che cosa sarebbe stato della carriera di Isabella senza quella
lunga sosta? Lei stessa forse se l’è chiesto più di una volta, ma
l’intraprendenza ha vinto sul rimpianto e le ha permesso di
tracciare una strada diversa in un terreno conosciuto: “Dopo
il liceo scientifico – in realtà, un classico mancato, scelto per
comodità logistiche viste le incognite dovute al problema fisico che
stavo affrontando – ho tentato l’esame di ammissione a Scienze
della Comunicazione e l’ho passato. Perché proprio questa facoltà?
Tutti mi hanno sempre detto che scrivere era una delle cose che
mi riesce meglio: non potrei mai misurare effettivamente il mio
talento, sono una persona molto autocritica, ma il piacere di
leggere e di scrivere, quello sì, posso dire che è davvero grande.
Ho sempre ammirato quei giornalisti che riescono a scrivere con
creatività, dei quali leggeresti non un pezzo, ma anche un libro
intero, essendo certa di non annoiarti”. E così Isabella decide che
diventerà una giornalista.
E di che cosa parlare, se non di qualcosa che ci sta a cuore
veramente? È così che nasce la sua prima esperienza di ufficio
stampa, nel Latina Volley che ora milita in serie A1 maschile,
e della quale la società nella quale Isabella giocava era un
“satellite”. “Dovevo ancora laurearmi, e con un faccia tosta che