Pallavoliamo Gennaio 2014 | Page 40

UN CUORE CON LE ALI FIOR DI CAMOMILLA 40 Sarà forse per la camomilla che beve praticamente ogni sera al rientro da un allenamento o dopo una partita, sarà per l’indole pacata e il sorriso calmo che solo in campo lascia spazio ad espressioni grintose, Sara Alberti è in ogni caso l’immagine della tranquillità. Appena ventenne, al secondo anno di A2 con la maglia della Metalleghe Sanitars Montichiari, campione d’inverno nel campionato cadetto, Sara è una giovane centrale, frutto della lungimiranza dei suoi primi allenatori e della scuola pallavolistica rossoblu della Foppapedretti Bergamo, che la squadra lombarda si è assicurata scommettendo su di lei nonostante un anno di inattività dovuto ad un grave infortunio. Una scommessa vinta, come merita chi esplora i vivai italiani e decide di puntare sui nostri talenti. Quando varchiamo la soglia dell’hotel, Sara ci aspetta di già, il viso incorniciato dai lunghi capelli che siamo abituati a vedere legati in campo: i primi scatti mi danno la misura della sua timidezza ma anche l’impressione che non si tratti affatto di un muro insuperabile, visto che non ci vuole molto perché il suo sorriso si accenda spontaneamente davanti all’obiettivo. Il fisico è proprio quello di una pallavolista: alto, imponente e alt tempo stesso armonioso. L’avreste vista nei panni di una baskettara? Sara, dando retta al DNA poteva esserlo, ma in realtà “non mi piace il contatto fisico nello sport, anche per questo, penso, mi sono innamorata del volley quando