Pallavoliamo Gennaio 2014 | Page 121

palleggiatore, ed S2 quello lontano. C1, vicino alla palleggiatrice, si trova, per due rotazioni in prima linea su tre, con una sola altra attaccante – l’altra giocatrice, di prima linea sarà, ovviamente, il palleggiatore. Le occasioni sono P4 – cioè il palleggiatore in zona 4 -, quando C1 è affiancata da S2, e P3, quando accanto a C1 c’è invece S1. Il centrale vicino al palleggiatore di solito è quello che predilige gli attacchi “dietro” il palleggiatore, e cioè il primo tempo dietro (detto “2”), la“B” (palla alzata in zona due con traiettoria abbastanza tesa),e la fast (il celebre attacco con lo stacco ad un piede); il centrale lontano dal palleggiatore invece si trova con attacco a due soltanto quando il palleggiatore è in posto due (P2), e per questo motivo in genere si fa ricoprire questo ruolo a chi predilige le soluzioni d’attacco davanti al palleggiatore, poiché è più frequente che ciò accada. “1”, “C”, “CC”, “7” sono i nomi degli schemi che sono più frequentemente giocati dal C2, e rappresentano in sostanza una palla veloce giocata a varie distanze dal palleggiatore, ma sempre “davanti”: “1” è la più vicina, “7” è la più lontana. Mettete in sequenza tutte le sigle di questi attacchi giocati da C1 e C2, e cosa otterrete? Non certamente il codice per la fusione nucleare a freddo, ma qualcosa che potrebbe diventare positivamente di gran lunga più esplosivo, se accompagnato dalla giusta comunicazione... e quella, deve sempre partire dalla panchina, ovvero da chi gli schemi li detta e li disegna. 121