Una cosa che mi ha colpito molto è la tranquillità con cui la gente vive, forse perchè la
giornata inizia molto tardi mentre io sono abituata a vivere nel caos e sempre di corsa. Qui
si mangia molto bene il pesce mentre la pizza mi manca tantissimo... diciamo che non è il
piatto forte! In quest’ultimo periodo sono riuscita a visitare un pò i paesi qui attorno: Cannes,
Antibes, Juan le Pins, il castello di Mandelieu, Montecarlo e Vence, un paesino sul mare molto
caratteristico con tante gallerie d’arte.
Veniamo alla squadra. Gioco nel Le Cannet, che milita in lega pro, l’A1 italiana per
intenderci. Le nostre maglie sono nere per le partite in
casa e bianche per le partite in trasferta. Lo staff tecnico
è italiano ma Riccardo (Marchesi, ndr) in allenamento
parla in inglese: insieme a me infatti c’è solo un’altra
ragazza italiana, Elena Gabrieli, che già conoscevo quando
sono arrivata, mentre quasi tutte le mie compagne sono
francesi. Devo ammettere che qui sto bene: l’ambiente
è giovane e abbiamo tutti lo stesso obiettivo che è quello
di crescere. Sinceramente non mi aspettavo di ottenere
subito dei grandi risultati, ma sono contenta che siano
arrivati perchè vuol dire che stiamo lavorando sodo.
Ma veniamo alla lingua: il francese... Direi che mi
faccio capire! A parte gli scherzi, inizio a cavarmela,
l’avevo studiato a scuola e quindi non mi era totalmente
sconosciuto, anche se avere lo staff italiano mi è di molto
aiuto soprattutto quando non capisco qualcosa o qualche
esercizio: in queste occasioni parliamo italiano per
rendere il lavoro più fluido, meno difficoltoso. Vivo da
sola in un resort qui a Mandelieu, dove ci sono anche la
maggior parte delle mie compagne. Spesso dopo le partite
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