Pallavoliamo Febbraio 2015 | Page 59

a Piacenza mi sono rimasti davvero nel cuore, tant’è che, quando quest’anno sono tornata al PalAnguissola, dove la Rebecchi si allenava allora, mi sono emozionata moltissimo all’idea che questa sarebbe stata la mia casa per la mia prima stagione da titolare in serie A”. Ma prima di chiudersi, il cerchio deve percorrere altre tappe lungo il suo perimetro: la proposta di Giaveno, in A, rappresenta l’anno di gavetta per Giada, che è secondo libero dietro Michela Molinengo: entra in campo dando piccoli contributi in ricezione nelle fasi salienti del match, e in battuta. Al termine di un anno positivo, il nostro libero non può che rientrare in un progetto che tuttavia non vedrà mai realmente la luce: quello di quella Torino che alla fine si è rivelata un ostacolo nella carriera di tante giovane speranze della nostra pallavolo, frenandole per una stagione intera. Ma non Giada, che riesce a sfuggire alle maglie di un’organizzazione fantasma planando su Casalmaggiore. Le rosa casalasche erano allenate da Alessandro Beltrami, che non trattiene Giada soltanto per via di un organico già completo. Ma anche in quel caso, l’esperienza è una conferma: il confronto con giocatrici forti, più esperte, e con la serie maggiore, non sono altro che uno stimolo a continuare la strada intrapresa. 59