L’INTRUSO
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dato il suo passato nei parquet italiani dei
tempi che furono.
Vederlo lì, gioire, ad ogni mio muro o
ad ogni bell’alzata, ha dato ancora più senso
al mio essere in quel campo, e il sapere che
in questa vita nulla è scontato, tanto meno
la loro “eterna” presenza, lo rende un fatto
ancora più eccezionale.
Rientrati a casa, verso mezzanotte,
troviamo sulla Rai (a cui sono da qui
abbonato per fare contenti i visitatori
che, rifiutando d’imparare il francese,
si ritroverebbero una TV totalmente
madre lingua) l’immortale programma
dell’highlander Bruno Vespa: Porta a Porta.
Vi chiederete cosa c’entri mai. Si
parlava di depressione come candidata a
ricoprire il ruolo di malattia del secolo e
ne analizzavano le varie cause e situazioni.
Molti gli ospiti presenti che hanno portato
le loro esperienze in materia, tra cui il
mio conterraneo Lando Buzzanca. Si è
analizzato come delusioni nel lavoro, nello
spettacolo e nello sport siano le principali
cause che portano ad un principio di
depressione. Io da sportivo conosco le
dinamiche pericolose che minacciano la
vita di noi atleti, tanto invidiati ed emulati
(nelle figure dei campionissimi) ma tante
volte soli e iper concentrati sui nostri
obiettivi e sui traguardi che vorremmo
raggiungere.