Imparare da Sappada
Learning from Plodn
Giovanni Corbellini
Una riflessione sulla montagna: su architettura, identità, turismo
e le conseguenze del paradigma tipomorfologico
A reflection on the mountains: on architecture, identity, tourism
and the consequences of the typomorphological paradigm
Recentemente sono stato invitato a parlare di
architettura in montagna, argomento che nella mia
attività di critico ho sfiorato solo come curatore di
una mostra su “Gino Valle in Carnia”1. Non potendo
riciclare quell’unico episodio, mi sono trovato a dover
attingere, con un certo imbarazzo, alla mia più che
limitata esperienza di progettista e, soprattutto, di
Ampliamento di casa
Corbellini a Sappada,
1997-2003. Veduta e dettaglio
del prospetto principale
Expansion of Corbellini house
in Sappada, 1997-2003.
View and detail of the main
elevation
al tempo andava per la maggiore. Con l’arrivo di mogli,
cognati, figli e nipoti decidiamo quindi di procedere a un
modesto ampliamento. Preso dall’entusiasmo produco
numerose idee di progetto che un serrato confronto
con vincoli regolamentari stringenti (tetto a doppia
falda con ampio sporto, materiali “montani” ecc.), le
non facili condizioni del sito e l’impegno a cercare una
villeggiante. Anzi, date circostanze, dimensioni e
continuità metodologica con i più accreditati architetti
qualità della mia prima (e unica) opera realizzata si
di montagna (da Loos a Zumthor) conduce a una
può tranquillamente dire che ho affrontato il compito
soluzione, per me, abbastanza convincente. Tuttavia
con lo sguardo poco professionale del turista: della
la Commissione edilizia “integrata” (un solo architetto
montagna e dell’architettura...
presente ...) respinge la richiesta di concessione. La
La mia famiglia frequenta Sappada (Plodn, nel
breve motivazione sottolinea la difformità del progetto,
dialetto locale) da quattro generazioni. Mio nonno
e della stessa povera villetta preesistente, dalla
Regolo, appassionato rocciatore e accademico del Cai,
“tipologia locale” a cui si chiede di adeguare l’intero
vi aveva fatto base per le sue esplorazioni estive nel
fabbricato in occasione dell’ampliamento. Siamo nel
gruppo del Clap e sulle cime vicine. La collocazione
1997 e l’anno precedente avevo ottenuto il mio primo
impervia della valle, a ridosso dell’Austria tra Veneto
insegnamento a contratto allo Iuav: per un caso fortuito
e Friuli e lontana dalle maggiori vie di comunicazione,
si trattava proprio di “Caratteri tipologici e morfologici
ha determinato la formazione qui di una peculiare
dell’architettura”. Forte di questa sia pure temporanea
isola linguistica germanofona, il cui idioma bavaro-
autorevolezza, unisco alla richiesta di riesame del
tirolese pare molto vicino a come si parlava nel
progetto un piccolo saggio in cui, ripercorrendo
medioevo . L’isolamento che ha custodito la lingua
le principali posizioni teoriche sull’argomento, da
ha anche consentito lo sviluppo di una architettura
Quatremère de Quincy ad Argan, da Pevsner a Muratori
specificamente caratterizzata e particolarmente
fino a Gregotti e Rossi, mostro come la nozione di
interessante, tanto che dal 1956 l’intero territorio
“tipologia locale” sia difficilmente rintracciabile in
comunale è oggetto di protezione da parte della
letteratura e poco sostenibile in termini scientifici,
Soprintendenza ai beni architettonici e paesaggistici.
soprattutto se confrontati alla reale situazione di
Alla fine degli anni Cinquanta risale anche la villetta di
Sappada. Nell’immediato intorno del mio progetto si
famiglia: una versione geometresca ma tutto sommato
trovano infatti: alcune blockhaus sette-ottocentesche
non troppo scorretta dello stile “olimpico cortinese” che
(case in travi squadrate di legno); una serie di esempi
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3.2013
paesaggio urbano 7