Paesaggio Urbano 03.2013 | Page 81

una zona fondamentale per la creazione del Parco della Media Valle del Lambro, presenta le caratteristiche per diventare la vera e proprio cerniera tra la periferia milanese e quella sestese collegandosi direttamente con il parco Adriano a sud; - al centro di queste due, vero perno dell’intervento, c’è il parco urbano inteso come punto focale dell’intervento di ricucitura delle diverse aree limitrofe. È importante sottolineare come, in questo caso, si è voluto ribaltare l’approccio classico, in cui erano gli edifici a creare la ricucitura tra i vari lacerti urbani, scegliendo, al contrario, il parco come elemento centrale di questa operazione. Gli edifici diventano in questo caso l’oggetto necessario per permettere all’edificato esistente e limitrofo di penetrare all’interno del parco. Di qui la scelta strategica dell’approccio progettuale indirizzata volutamente verso soluzioni che consentissero di agevolare e favorire il cittadino a entrare direttamente nel parco sia dal semplice rapporto visivo che da quello più pratico e funzionale. Queste scelte si sono tradotte in una differenziazione della tipologia architettonica a secondo del diverso rapporto con l’intorno. Lungo Via Molino Tuono, la vecchia strada di campagna, su cui si affacciano edifici monofamiliari, i quali hanno sempre goduto della vista delle piante spontaneamente cresciute nella zona, si è optato per l’inserimento di edifici a torre. La scelta di un elemento tipologico puntuale, arretrato rispetto al fronte stradale, permetterà di raggiungere il doppio obiettivo, da una parte, di creare degli spazi che, anche se privati (e.g.: giardini condominiali) vengano percepiti come una continuazione del parco stesso, permettendo al verde di riattestarsi sulla via, dall’altra di non inibire la visuale del verde da via Molino Tuono. Lungo il lato ovest, invece, dove si affacciano i retri degli edifici periferici di Sesto, il masterplan sottolinea l’importanza vitale di creare una nuova strada, a carattere prettamente urbano, che si inserisce all’interno di un ripensamento organico della viabilità di quartiere, ma che non si limiti, semplicemente, alla funzione di parcheggio isolato e funzionale a residenze periferiche. Di qui la proposta dei progettisti del masterplan di prevedere l’allocamento di più funzioni rivolte sia al vicinato esistente sia ai nuovi residenti. La nuova arteria diventerà vitale nella vita di quartiere e riattiverà un’attrazione positiva della zona sud-ovest di questa periferia sestese, ridirezionandola verso l’antica Cascina Gatti, considerata il punto focale dell’analisi dell’esistente. L’area residenziale, il parco urbano, insieme all’area limitrofa al lato sud di Cascina de’ Gatti (la strada e la piazza antistante la chiesa) diventano il luogo deputato per la proposta di uno sviluppo che rifletta sui criteri, le performance e le finalità della sostenibilità degli interventi nelle aree urbane. Lo sviluppo del tema della riproposta di un mix di funzioni (per esempio: negozi, centri associativi, ricreativi e sportivi, centri per istruzione e la salute), che la zona offre, oggi, in maniera marginale, risulta necessario per implementare e, quindi in futuro, consolidare una miscela di funzioni che possano consentire un facile accesso ai vari servizi locali. La parola chiave, in questo caso, è “locale”: un’equilibrata offerta di funzioni facilmente raggiungibili (circa 10 minuti a piedi) dall’abitazione, evitando di far entrare i cittadini in uno spazio che riproduca in piccolo certi quartieri esclusivamente commerciali. Per questo motivo, insieme al settore commerciale, è stato proposto l’inserimento di funzioni che puntano di più al campo sociale, come l’asilo nido o le zone di aggregazione all’interno ed all’aperto, siano esse zone gioco, o l’area antistante la piazza della chiesa. All’interno della zona commerciale sarà creata una piazza coperta, la quale, aprendosi verso la piazza della chiesa e Cascina Gatti, crea la possibilità di sviluppare una cerniera tra più luoghi di “condensazione sociale”. Uno spazio urbano piacevole, un luogo aperto al pubblico in cui sia affrontato il difficile rapporto tra pubblico e 3.2013 paesaggio urbano 79