Paesaggio Urbano 03.2013 | Page 63

La sindrome dell’influenza The syndrome of influence Gaia Piccarolo La VI edizione del Museo del Design, inaugurata alla Triennale di Milano il 6 aprile 2013, si interroga, in continuità con le precedenti edizioni, sull’essenza del design italiano The VI edition of the Design Museum, inaugurated at the Milan Triennale on April 6, 2013, put forward the question of what is Italian design, in continuity with the previous editions Lo fa, questa volta, attraverso una prospettiva del tutto inedita, che mette al centro dell’attenzione le contaminazioni, le influenze, le ibridazioni che hanno presieduto di volta in volta alla costruzione di un’identità plurale, e proprio per questo estremamente ricca e stimolante. “La Sindrome dell’Influenza” è Mario Bellini, Le Corbusier (1964/1928): una straordinaria anomalia, installazione su Cassina Mario Bellini, Le Corbusier (1964/1928): an Extraordinary Anomaly, installation on Cassina Partendo dal riconoscimento di una difficoltà da parte della critica a staccarsi da un certo tono agiografico, la sfida è quella di proporre una riflessione che sfugga – soltanto temporaneamente – agli strumenti canonici della ricognizione storica, affidando alla potenzialità evocativa dell’installazione il titolo scelto dal curatore Pierluigi Nicolin, che, artistica la magmatica ricomposizione di singole affiancato da Pierluigi Cerri, che firma l’allestimento, storie, il cui insieme compone un quadro polifonico dà vita a un racconto sfaccettato e polisenso volto a e denso di significati. Tale espediente narrativo, una sottile esplorazione dei meccanismi che hanno flessibile e sperimentale come il fenomeno analizzato, alimentato il design italiano piuttosto che alla consente alcuni carotaggi attraverso fitti strati di costruzione dell’ennesima sequenza “significante” memoria e ci consegna attraverso una pluralità di di oggetti. Fulcro del museo sono una serie di voci una lettura eterogenea e programmaticamente installazioni site-specific progettate da una schiera di incompleta – perché tuttora in divenire – della architetti e designer contemporanei, chiamati a fornire vicenda del design italiano dal dopoguerra a oggi. una personale interpretazione dei temi dell’eredità, All’astrazione delle grandi sintesi non può che della memoria e dell’influenza. Protagonista è la sostituirsi, in questa prima fase esplorativa, la complessa e intensa trama di rapporti e scambi, testimonianza autobiografica. di debiti e sodalizi, ma anche di prese di distanza Nato da una costola di una cultura architettonica la e promesse disattese, fra le nuove generazioni e i cui natura aperta e