PARTECIPAZIONE · Participatory City
alla vivibilità che è, in primo luogo, legata alla
Negli ultimi anni si sta diffondendo un approccio
possibilità delle persone di occuparlo, presidiarlo,
integrato al problema della vivibilità urbana in
viverlo attraverso il corpo.
termini di sostenibilità e di possibilità per residenti,
Questo processo è bene evidenziato dalle
pendolari e visitatori di praticare attività motoria,
immagini delle molte città che hanno perseguito
sportiva e ricreativa in vari contesti e situazioni,
e realizzato questi obiettivi. Un caso esemplare,
dalla promozione dello sport alla mobilità urbana
soprattutto per come la promozione della città
sostenibile (Edward & Tsouros, 2008).
stessa stia avvenendo proprio a partire da questi
L’approccio alla città attiva è strettamente connesso
aspetti, è quello di Hertogenbosch, in Olanda
al tema della Città sana1 secondo la logica per la
dove è chiaramente evidenziato, con l’uso di un
quale il miglioramento delle condizioni di salute e,
video (Car free inner city: www.youtube.com/
in particolare, la lotta contro le Malattie Croniche
watch?v=AedoUAu0KMM) in cui sono inserite
Non Trasmissibili2 non possa essere combattuta
immagini di fine ‘800, degli anni Settanta del ‘900
se non attraverso una strategia integrata che
e attuali, come il processo di appropriazione di
veda l’attività motoria quotidiana come elemento
vari spazi pubblici (piazza della cattedrale, piazza
fondante.
del mercato) da parte dell’auto, sia collocabile e,
Allo stesso tempo, dal 2000, il concetto stesso di
appunto, “datato”.
Sport è stato rivisto e, per la mentalità italiana,
stravolto. Il Consiglio d’Europa (2001) l’ha definito
L’active city: il quadro di riferimento e le relazioni
“qualsiasi forma di attività fisica che, mediante una
La città attiva è quella che potenzia le opportunità
partecipazione organizzata o meno, abbia come
che consentono a ciascun cittadino di essere
obiettivo il miglioramento delle condizioni fisiche
fisicamente attivo nella vita quotidiana agendo sulle
e psichiche, lo sviluppo delle relazioni sociali o il
politiche e realizzando cambiamenti infrastrutturali,
conseguimento di risultati nel corso di competizioni
sociali, educativi, sanitari, tecnologici.
a tutti i livelli”. Tale definizione è alla base del Libro
In the last articles (Paesaggio
Urbano 1/2011 and 1/2012)
I emphasized the role of the
body in urban context during
the last decades as a crucial
element of the sustainability of
the planning. After the IIWW
the cars had been dominating
the urban landscape; however,
starting from the seventies,
in Central and Northern
Europe, a reaction began
46 paesaggio urbano 3.2013
based on traffic calming and
participatory processes. Year
after year the most sensitive
European cities have begun to
free urban spaces or to give
priority to sustainable mobility.
The concept of Active City
has been established on
this frame. The active city
enhances and implements the
use of the body in mobility,
facilitates the body expression
in playing, practicing sport,
and in leisure time. This
concept is strictly linked with
the Healthy City model aiming
at giving a higher liveability
and to fight, above all, against
Non Communicable Diseases.
Meanwhile, starting from the
beginning of the last decade,
the meaning of sport has
been progressively enlarged to
include every kind of physical
activity. In the last years, the
Smart City approach has been
developing embracing not
only technological aspects but
also those related with the
sustainability of living. The
vision we propose is that of a
city in which the digital a nd
analogical aspects are not an
oxymoron but can establish
a fruitful alliance. Finally, the
participation is becoming more
and more a key aspect in the
health, planning, and social
policies. The overall frame built
by the interconnections of the
above-mentioned approaches
leads towards an idea of
city-platform that, rather
than a service-supplier, could
facilitate the establishment of
services and of involvement
opportunities.