Paesaggio Urbano 02.2013 | Page 31

approfondimento, ha provveduto all’aggiornamento delle ordinanze che regolano la concessione di contributi per la riparazione degli edifici che hanno subito danni rilevanti, ma non gravissimi (la n. 29 del 28 agosto 2012 e la n. 51 del 5 ottobre 2012, su tutte), fino ad emanare il provvedimento che stabilisce le modalità di intervento per riparare o ricostruire quegli edifici caratterizzati dall’aver subito danni molto gravi, anche con crolli parziali o totali – gli esiti E sono stati suddivisi in ‘danno significativo’, ‘danno grave’ e ‘danno gravissimo’ collegato al ‘livello operativo’ (E1, E2 o E3) dell’intervento –, che necessitano di provvedimenti rilevanti per poter raggiungere, nel caso della riparazione, almeno il livello di sicurezza pari al 60% di quello previsto per le nuove costruzioni. Abbiamo dovuto attendere l’ordinanza n. 83 del 5 dicembre 2012 perché fosse disciplinata la riparazione con rafforzamento locale e ripristino con miglioramento sismico degli edifici religiosi, nell’intento di programmare interventi immediati che garantissero la continuità dell’esercizio del culto. Caratterizzati da peculiari indicatori di vulnerabilità, attraverso i quali è classificata la propensione ad attivare meccanismi di danno, gli edifici di culto si sono comportati come purtroppo atteso, registrando risposte classificate nei 28 spettri previsti sin dalla Finale Emilia, Modena, Colle v