monumentali (in cui si intrecciano parti di proprietà
danno, pubblico utilizzo, ecc.).
pubblica con celle, cappelle e archi monumentali
Infine, gli edifici storici esterni alle aree di cratere
di proprietà privata), oppure ancora di estrema
sismico, eppure danneggiati (anche per mancata
diffusione (quali i ponti, anche storici, largamente
manutenzione pregressa), pongono la necessità di
disseminati nelle aree di pianura da sempre solcate
reperire fondi attraverso il contributo delle fondazioni
da una fitta rete idraulica di scolo e bonifica),
bancarie o di altri istituti: le procedure di richiesta di
rappresentano situazioni in cui spesso convivono
contributi, in questi casi, necessitano di una definizione
differenze, e talvolta incertezze, sulle competenze di
preliminare che sia tanto esauriente quanto speditiva,
intervento e sulle più opportune condotte operative.
consentendo il rilascio di nulla osta preventivo da parte
Queste difficoltà si ripercuotono anche nell’incertezza
degli enti di tutela, quale atto indispensabile per la
dell’impiego dei fondi di spettanza dei diversi
richiesta di erogazione di fondi dedicati.
proprietari: occorre risolvere i problemi relativi alla
Per tutte le ragioni suddette, è oggi necessario
coerenza degli interventi messi in atto (con autonomia
che l’Università (con le proprie strutture di ricerca)
di spesa) su parti contigue ma di proprietà diversa;
supporti gli enti proprietari di diversa natura e gli enti
occorre che gli enti pubblici si coordinino con i privati
gestori di patrimoni monumentali complessi, lavorando
indicando gli interventi da attuare (pur senza farsi
in stretta collaborazione, affinché essi possano
carico dei dettagli progettuali).
affrontare, anche mediante le proprie strutture
La difficoltà nella quantificazione dei fondi necessari è
tecniche interne, le articolate fasi di individuazione
anche dovuta alla necessità di dimostrare l’incremento
delle strategie e di programmazione degli interventi
dei danni subiti (per i fondi assicurativi, per esempio),
entro patrimoni monumentali complessi.
laddove i complessi monumentali fossero già soggetti
in precedenza a diffusa mancanza di manutenzione
e a problematiche strutturali pregresse. L’erogazione
Rita Fabbri
Professore Associato di Restauro; LaboRA –
Laboratorio di Restauro Architettonico, Dipartimento
di Architettura - Università degli Studi di Ferrara;
TekneHub – Laboratorio in rete, Tecnopolo di Ferrara
dei contributi pubblici, inoltre, con tempi e modi
diversificati, non potrà dare immediata risoluzione
ad una situazione di danneggiamenti così estesi: ciò
determina l’esigenza di avere un quadro generale
∙ Associate Professor of Restoration; LaboRA - Architectural
Conservation Laboratory, Department of Architecture - University
of Ferrara; TekneHub – Laboratory network, Tecnopolo of Ferrara
chiaro entro cui poter definire le priorità, in ordine
a diversi aspetti (pregio degli immobili, livello di
The earthquake that hit Emilia
in May 2012 heavily damaged
the historical monuments
owned by both public and
private institutions. The
first phase was dedicated to
verification of usability and
interventions to grant safety
and reopen public utility
buildings (primarily schools).
We are now facing another
delicate phase which can
sometimes be problematic,
if not properly framed and
guided, that is the planning
of earthquake restoration. It
must take into account the
priorities and the specific
characteristics of each
situation, as well as the
correctness of the restoration
methods to be implemented.
There are many reasons that
determine the complexity of
the monumental heritage
damaged by the earthquake
and also the complexity
in the actions of strategic
planning: mainly, the
ownership (sometimes mixed
between units or between
public and private), the
extension and diffusion on
territory, the prediction of
utilization of funds coming
from different sources
(insurance reimbursements,
grants, credits already
allocated to restoration preearthquake, etc.).
The monumental heritage
characterized by particular
extension, such as church
buildings (large empty
volumes, generally damaged
in the territory struck last
May) and historic cemeteries
within monumental sites
(where public-owned parts
mix with private cells, chapels
and monumental arches),
or by wide spread (such
as bridges, even historical,
widely scattered in lowland
areas that have always been
crossed by a dense network
of plumbing and drain
cleaning), represent a difficult
situation, in which there are
differences, and sometimes
even doubts, about the powers
of intervention and on the
most appropriate operational
choices.
These difficulties also cause
doubts about the usage of
funds destined to different
owners; it is necessary to
solve ownership uncertainties
and to be coherent in the
interventions actuated on
contiguous structures, even
when these do not have the
same ownership and the
restoration funds are not
linked, because coordinated
actions must be performed
in order to lower seismic
vulnerability. Public authorities
have to coordinate with
private owners, providing
restoration guidelines, even
if project details are not their
responsibility.
The difficulty in quantifying
the necessary funds is
also due to the need to
demonstrate the damage
increase (for insurance funds,
for example), where the
monuments were already
suffering from widespread
lack of maintenance and
structural problems before the
earthquake.
In addition, the release of
public funds, with its split
timings and different ways,
cannot provide immediate
resolution to a situation of
such spread damage. This
causes t