Paesaggio Urbano 02.2013 | Page 27

monumentali (in cui si intrecciano parti di proprietà danno, pubblico utilizzo, ecc.). pubblica con celle, cappelle e archi monumentali Infine, gli edifici storici esterni alle aree di cratere di proprietà privata), oppure ancora di estrema sismico, eppure danneggiati (anche per mancata diffusione (quali i ponti, anche storici, largamente manutenzione pregressa), pongono la necessità di disseminati nelle aree di pianura da sempre solcate reperire fondi attraverso il contributo delle fondazioni da una fitta rete idraulica di scolo e bonifica), bancarie o di altri istituti: le procedure di richiesta di rappresentano situazioni in cui spesso convivono contributi, in questi casi, necessitano di una definizione differenze, e talvolta incertezze, sulle competenze di preliminare che sia tanto esauriente quanto speditiva, intervento e sulle più opportune condotte operative. consentendo il rilascio di nulla osta preventivo da parte Queste difficoltà si ripercuotono anche nell’incertezza degli enti di tutela, quale atto indispensabile per la dell’impiego dei fondi di spettanza dei diversi richiesta di erogazione di fondi dedicati. proprietari: occorre risolvere i problemi relativi alla Per tutte le ragioni suddette, è oggi necessario coerenza degli interventi messi in atto (con autonomia che l’Università (con le proprie strutture di ricerca) di spesa) su parti contigue ma di proprietà diversa; supporti gli enti proprietari di diversa natura e gli enti occorre che gli enti pubblici si coordinino con i privati gestori di patrimoni monumentali complessi, lavorando indicando gli interventi da attuare (pur senza farsi in stretta collaborazione, affinché essi possano carico dei dettagli progettuali). affrontare, anche mediante le proprie strutture La difficoltà nella quantificazione dei fondi necessari è tecniche interne, le articolate fasi di individuazione anche dovuta alla necessità di dimostrare l’incremento delle strategie e di programmazione degli interventi dei danni subiti (per i fondi assicurativi, per esempio), entro patrimoni monumentali complessi. laddove i complessi monumentali fossero già soggetti in precedenza a diffusa mancanza di manutenzione e a problematiche strutturali pregresse. L’erogazione Rita Fabbri Professore Associato di Restauro; LaboRA – Laboratorio di Restauro Architettonico, Dipartimento di Architettura - Università degli Studi di Ferrara; TekneHub – Laboratorio in rete, Tecnopolo di Ferrara dei contributi pubblici, inoltre, con tempi e modi diversificati, non potrà dare immediata risoluzione ad una situazione di danneggiamenti così estesi: ciò determina l’esigenza di avere un quadro generale ∙ Associate Professor of Restoration; LaboRA - Architectural Conservation Laboratory, Department of Architecture - University of Ferrara; TekneHub – Laboratory network, Tecnopolo of Ferrara chiaro entro cui poter definire le priorità, in ordine a diversi aspetti (pregio degli immobili, livello di The earthquake that hit Emilia in May 2012 heavily damaged the historical monuments owned by both public and private institutions. The first phase was dedicated to verification of usability and interventions to grant safety and reopen public utility buildings (primarily schools). We are now facing another delicate phase which can sometimes be problematic, if not properly framed and guided, that is the planning of earthquake restoration. It must take into account the priorities and the specific characteristics of each situation, as well as the correctness of the restoration methods to be implemented. There are many reasons that determine the complexity of the monumental heritage damaged by the earthquake and also the complexity in the actions of strategic planning: mainly, the ownership (sometimes mixed between units or between public and private), the extension and diffusion on territory, the prediction of utilization of funds coming from different sources (insurance reimbursements, grants, credits already allocated to restoration preearthquake, etc.). The monumental heritage characterized by particular extension, such as church buildings (large empty volumes, generally damaged in the territory struck last May) and historic cemeteries within monumental sites (where public-owned parts mix with private cells, chapels and monumental arches), or by wide spread (such as bridges, even historical, widely scattered in lowland areas that have always been crossed by a dense network of plumbing and drain cleaning), represent a difficult situation, in which there are differences, and sometimes even doubts, about the powers of intervention and on the most appropriate operational choices. These difficulties also cause doubts about the usage of funds destined to different owners; it is necessary to solve ownership uncertainties and to be coherent in the interventions actuated on contiguous structures, even when these do not have the same ownership and the restoration funds are not linked, because coordinated actions must be performed in order to lower seismic vulnerability. Public authorities have to coordinate with private owners, providing restoration guidelines, even if project details are not their responsibility. The difficulty in quantifying the necessary funds is also due to the need to demonstrate the damage increase (for insurance funds, for example), where the monuments were already suffering from widespread lack of maintenance and structural problems before the earthquake. In addition, the release of public funds, with its split timings and different ways, cannot provide immediate resolution to a situation of such spread damage. This causes t