Paesaggio Urbano 02.2013 | Page 14

RESTAURO · RESTORATION preliminare, a mio giudizio fondamentale: dopo un evento traumatico, nessun edificio può considerarsi veramente ‘perduto’ perché rimarranno di esso, anche nei casi gravissimi, pur sempre delle tracce. Ne consegue che la cancellazionetotale di un edificio, o di un tessuto urbano, è sempre ‘intenzionale’ e di ciò abbiamo testimonianza proprio dalla Storia (fig. 3). Se si accetta tale premessa, la prospettiva muta radicalmente in quanto l’atteggiamento giusto non è quello di chiedersi con quali forme architettoniche si risarciranno le parti perdute, siano esse ‘assonanti’ Alcuni studi per la storia urbana di Ferrara. Conoscere i processi evolutivi della città storica è l’unica strada che ci consente di conservarla governandone i processi trasformativi (fig. 4) Some studies on the urban history of Ferrara. Knowing the evolutionary processes of the historic city is the only way that we can keep it, ruling the transformative processes (fig. 4) contrario, chiedersi quanto, e in che modo, il testo mutilo potrà risultare ‘esigibile’. Ovviamente, tale ‘esigibilità’ (che i fautori del com’era e dov’era giudicano sempre possibile) deve essere oggetto di un’attenta valutazione critica e può mutare in base al valore testimoniale della preesistenza: in definitiva, da un lato dovremo interrogarci sulla ‘esigibilità’ delle parti residue di un edificio specialistico portatore anche di valori artistici, dall’altro su quella relativa alla ricomposizione dei tessuti edilizi compromessi da (facendo ricorso tanto alle repliche falsificanti, un sisma. In entrambi i casi si tratta di approcciare quanto al cosiddetto ‘moderno ambientato’), oppure alle conseguenti problematiche progettuali ed ‘dissonanti ’ (così come è dato largamente vedere operative con l’ottica del restauro, quindi con finalità nell’attuale panorama architettonico); occorre, al esclusivamente conservative. Tutto ciò comporta, 12 paesaggio urbano 2.2013