In vista di un probabile conflitto,
a partire dal 1860 sia l’Austria-Ungheria
che l’Italia iniziarono a fortificare i confini.
A partire dal 1908 furono
in particolare fortificati gli altipiani di
Folgaria, Lavarone, Luserna e Vézzena
attraverso i quali le truppe italiane
avrebbero potuto facilmente penetrare
in Trentino.
Su proposta del Capo di stato maggiore
Gen. Conrad Von Hötzendorf, tra Cima
Vezzena e l’altopiano di Folgaria fu
realizzato uno sbarramento fortificato
costituito da sette forti di pietra, cemento
e acciaio collegati tra di loro da un
robusto sistema trincerato.
La linea fortificata
degli Altipiani
Nel 1915 i forti degli Altipiani impedirono
l’avanzata italiana su Trento e nel maggio
1916 furono base di partenza della
Strafexpedition, la poderosa offensiva
con la quale gli Austriaci miravano alla
pianura veneto-vicentina per cogliere
l’esercito italiano alle spalle.
Ma dopo un successo iniziale
l’offensiva fallì.
«il fronte d’acciaio»
Obice austro-ungarico da 30,5 cm
Testo: Martina Fontana e William Nicolussi Zom
IC Altipiani di Folgaria, Lavarone, Luserna
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