OC PRESS Rivista Opera Commons 2018 aprile maggio giugno | Page 8
la realtà appare, chiara e netta in interazioni che spingono verso
la profusione di un atto: l'idea! È proprio quest'ultima che
presuppone la magia. Poi il mondo contemporaneo viene
attraversato da diversi personaggi che sono i classici dei “luoghi
giusti al momento giusto, persone giuste, al momento giusto,
stupidità giusta al momento giusto”. E il momento giusto è
sempre quello di affondare in ideazione subumane e affabulatori,
come esercita, manipola e pratica ad esempio quel vigliaccante
di Alejandro Jodorowsky, una specie di camaleonte della
demenza totalitarista e totalitaria e totale, che raccoglie a se
Del potere che si impone superando ogni limite, la magia sarebbe masse di fragilità. È pur vero che se Plotino asseriva lo stoicismo
il fine e non il mezzo. Distruggiamo questa inutile tesi e lasciamo degli intenti, e così facendo esaltava le probabilità di superarsi,
veli, pizzi e merletti neri con ciprie bianche degne di calcestruzzo pertanto divenire magico, attraverso il legame con le specie e gli
e rossetti rossissimi ai volti tirati e adirati di giovini donzelli e oggetti, ma senza idolatrare, il magico e psicomagico di
donzelle devoti alla black hope. Figli di forza assoluta e capelli Jodorowsky altro sono
cotonati sullo studio devoto, quasi fosse l'alchimia della Santa manipolazione a menti fragili, alle quali si consegna accettazione
che girovaga per le stradine underground che profumano di del malessere (n.d.r. Già Salvatore Massimo Fazio in Sicilia e
piscio e di clandestinità con infiltrazioni di timori ricercati al donna, 07/2013), perché non si riesce a portare una guarigione
chiaro di luna e umida frescura, che ti immagini, perché mai garantita attraverso l'uso idiota di carte colorate, tarocchi, che
esiste, si dichiara che “Atto in atto” con Aristotele fu magia, psichiatre fallite usano e abusano per la loro inutile professione
tradotta, entelechia; autonutrimento, bastarsi, tradotto, monade di madre dei precetti scientifici e farmacologici. Al legame
con Leibniz. Furono questi i princìpi primi e assoluti della magia simpatia tra le cose segue certamente una esperienza magica:
che in tale essenza, a dir il vero, si intravedeva filosoficamente nient'altro che assunzione di droga per fuorviare e dissociare il
nell’organizzazione plotinica. Ma perché si è sovente considerato pensiero. Chiamasi schizofrenia, psicopatia e psicosi e non potrà
che Aristotele ne è maestro e portatore di fusione con il pensiero, mai chiamarsi magia, perché la sua matrice etimologica
inteso alla maniera della speculazione per realizzare e medesimaa la nega! Diffida caro lettore, amico, e non. Diffidare
regolarizzare un assunto? Da anni, e chi mi conosce e segue lo di elaborazioni e verità (potrebbe tornarci utile l'ermeneutica? Si,
può confermare, oltre a utilizzare “matura certamente!) lanciate come biscottini a cani, per toglierseli di
l'inevitabile”, asserisco che la filosofia ti “lascia con un pugno di mezzo mentre pranziamo... ma loro tornano e dipendono come
mosche tra le mani” senza comprensioni e senza soluzioni ed è schiavi
grazie a questa totale incertezza che però diventa sapere assoluto nuovamente, facendoli dipendere: da noi! Questa è la luridità del
che schiaccia e sottomette il relativismo, tolto lo scientismo concetto (fittizio) di magia che coincide per bene con la follia di
epistemologico che giova a prove concrete. Con Plotino pertanto certa psichiatria.
al locuzione
da
noi.
che la messa in scena della
Frattanto
acquisiamo
potere,
proprio,