non bull-ARTI di me 4 kids non bull-ARTI di me 4 KIDS | Page 9

non bull-ARTI di me 4 KIDS La prima fase era incentrata sulla costituzione e sulla formazione di gruppi di peer educator negli istituti comprensivi. Potevano accedere a questa prima fase del progetto, in qualità di soggetti moltiplicatori, gli studenti e le studentesse dei due istituti comprensivi delle classi seconde e terze dei tre plessi oppure i ragazzi e le ragazze di prima che avevano già ripetuto uno o più anni scolastici, che, quindi, avevano un’età corrispondente a un alunno di seconda o terza. La formazione ha permesso ai ragazzi e alle ragazze da un lato di sviluppare competenze relazionali quali: la capacità di argomentare e parlare in pubblico, sapersi confrontare con altri in un dibattito, lavorare in gruppo non prevaricando ma lasciando un ugual spazio di espressione a tutti, riflettere sull’esperienza vissuta, autovalutare le proprie competenze, sapere affrontare positivamente i conflitti, empatizzare con gli altri, imparare ad apprendere; dall’altro hanno sviluppato competenze sul tema specifico del percorso di peer education: saper riconoscere fenomeni di esclusione, ascoltare attivamente i propri compagni, riconoscere la differenza fra uno scherzo e un reato, relazionarsi con ragazzi, ragazze, bambini e bambine di diverse età, relazionarsi e accogliere positivamente la diversità. La prima domanda che abbiamo posto ai ragazzi è stata: «Perché sei qui? Che cosa ti ha spinto a partecipare all’attività di peer education?» Il ruolo della socialità, la possibilità di trascorrere del tempo con i propri compagni di scuola e amici ha influito, ma anche la noia e la solitudine sono stati fattori di spinta, compito del progetto, però, non era solo intercettare ma portare più ragazzi possibili al termine del percorso. Dei 173 ragazzi e ragazze che hanno partecipato a questa attività del progetto 161 sono effettivamente diventati peer educator. 9