b) Orientarsi nella normativa per i BES
Lo scenario normativo sui BES si presenta ampio e in continua evoluzione. In questa sede giova
proporre una panoramica a livello internazionale, nazionale e provinciale, al fine di evidenziare la
coerenza di un modello, quello della qualità dell’integrazione scolastica italiana, che, è bene
ricordarlo, viene assunto come punto di riferimento per le politiche inclusive in Europa e non solo.
b.1. Riferimenti a livello internazionale
Dichiarazione dei diritti del
Bambino dell'ONU (1959) Il bambino che si trova in una situazione di minoranza fisica,
mentale o sociale, ha diritto di ricevere il trattamento, l'educazione e
le cure speciali di cui abbisogna per il suo stato o la sua condizione.
Dichiarazione ONU dei
diritti delle persone con
ritardo mentale (1971) Il subnormale mentale deve, nella maggior misura possibile
beneficiare dei diritti fondamentali alla stregua degli altri esseri umani
(…) ha diritto a cure mediche, terapie appropriate, a educazione,
istruzione, formazione, riabilitazione e consulenza che lo aiuteranno
a sviluppare al massimo le sue capacità e attitudini.
Conferenza Mondiale sui
diritti umani dell'ONU Tutti i diritti umani e le libertà fondamentali sono universali e
includono senza riserve le persone disabili.
esiti resi noti nel 1993
Regole standard per il
raggiungimento delle pari
opportunità per i disabili
L'ignoranza, la negligenza, la superstizione e la paura sono fattori
sociali che attraverso tutta la storia della disabilità hanno isolato le
persone con disabilità e ritardato la loro evoluzione.
adottate dall'Assemblea
Generale delle Nazioni Unite
(20 dicembre 1993)
International Classification
of Functioning, disability
and health (ICF) L'Assemblea Mondiale della Sanità (OMS) approva la nuova
Classificazione Internazionale del Funzionamento della Disabilità e
della Salute raccomandandone l'uso negli stati che ne fanno parte.
(2001) L'ICF recepisce pienamente il modello sociale della disabilità:
esso considera la persona non soltanto dal punto di vista sanitario,
ma sotto un profilo globale, attento a potenzialità complessive e
risorse del soggetto che possono attivarsi in un contesto, personale,
naturale, sociale e culturale che ne faciliti la partecipazione.
Convenzione ONU per i
diritti delle persone con
disabilità Impegna tutti gli stati firmatari a prevedere forme di integrazione
scolastica per gli studenti con disabilità nelle classi comuni.
ratificata dal Parlamento
italiano con L.18/2009
Supera l'approccio focalizzato sul deficit, introducendo i principi di
non discriminazione, pari opportunità, autonomia ed indipendenza
con l'obiettivo di perseguire la piena inclusione sociale con il
coinvolgimento delle persone stesse e delle loro famiglie.
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