23) PDP: Piano Didattico Personalizzato
23.1. Discrezionalità dei docenti: quando elaborare un PDP
La Direttiva ministeriale del 27 dicembre 2012 definisce la macro-area dei BES in tre sotto-
categorie: area della disabilità, area dei disturbi specifici, area dello svantaggio socioeconomico,
linguistico e culturale, ed estende le misure di tutela già previste per l'area dei disturbi specifici
dell’apprendimento(attribuite dalla L 170/2010) agli alunni o agli studenti che presentano altri
bisogni educativi speciali, attribuendo piena autonomia ai docenti di classe sulla decisione del
percorso da intraprendere. Così si sposta, di fatto, il baricentro da un asse prevalentemente clinico
a uno più propriamente pedagogico che colloca il proprio centro operativo nella scuola 51 . In
assenza di certificazione clinica, la normativa conferisce la competenza e la responsabilità
pedagogica ai Consigli di classe o ai team docenti, che recuperano così la competenza esclusiva
della scuola in materia di istruzione ed apprendimento.
Si ricorda che la valorizzazione delle diversità e lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno
costituiscono princìpi costituzionali che la scuola può realizzare adottando tutte le forme di
flessibilità consentite dall'autonomia organizzativa 52 , attività di insegnamento-apprendimento e
percorsi didattici individualizzati e/o personalizzati in tanti modi diversi, informali o strutturati
secondo i bisogni e la convenienza. A questo riguardo, la normativa 53 fornisce tutela a:
1) i casi di alunni con BES certificati ai sensi della L 104/92 (area della disabilità);
2) i casi di alunni con BES certificati ai sensi della L 170/2010 (area dei disturbi specifici);
3) a) tutte quelle situazioni in cui è presente un disturbo clinicamente fondato, diagnosticabile
ma non ricadente nelle previsioni della L 104/92 e della L 170/2010 altri disturbi evolutivi
specifici);
b) tutte quelle situazioni che si pongono comunque oltre l'ordinaria difficoltà di
apprendimento per le quali gli insegnanti richiedono strumenti di flessibilità da impiegare
nell'azione educativo-didattica (area dello svantaggio socioeconomico, linguistico e culturale).
In realtà, qualsiasi docente può personalizzare il proprio insegnamento in qualsiasi momento
senza bisogno di alcun atto formale. Il PDP deve essere adottato per i casi illustrati al punto 2
(area dei dei disturbi specifici apprendimento), in quanto il PDP è d'obbligo per tutti gli alunni con
certificazione. Il PDP può essere adottato per i casi illustrati ai punti 3 a) e b) altri disturbi evolutivi
51 A livello di istituto scolastico si suggerisce che il Collegio dei docenti stabilisca criteri generali per l'individuazione di
alunni con bisogni educativi speciali (Nota prot. 2563 del 22 novembre 2013).
52Rif. a DPR 275/99 art. 4.
53 Rif. a Direttiva ministeriale 27 dicembre 2012, CM 8/2013, Nota prot. 2563 del 22 novembre 2013.
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