Rapporti tra PAI e PTOF
Scopo del PAI è fornire un elemento di riflessione nella predisposizione del PTOF, di cui il PAI è
parte integrante. Il PAI, infatti, non va inteso come un ulteriore adempimento burocratico, bensì
come uno strumento che possa contribuire ad accrescere la consapevolezza dell’intera comunità
educante sulla centralità e la trasversalità dei processi inclusivi in relazione alla qualità dei
“risultati” educativi. Esso è prima di tutto un atto interno della scuola autonoma, finalizzato all’auto-
conoscenza e alla pianificazione, da sviluppare in un processo responsabile e attivo di crescita e
partecipazione. Nel PTOF occorre che trovino esplicitazione:
● un concreto impegno programmatico per l'inclusione, basato su un'attenta lettura del grado di
inclusività della scuola con attenzione alle prassi inclusive dell'insegnamento curricolare, della
gestione delle classi e dell'organizzazione di spazi e tempi;
● criteri e procedure per l'utilizzo ottimale delle risorse professionali presenti, privilegiando la
logica qualitativa degli interventi, l'aspetto pedagogico del percorso di apprendimento e la
condivisione con famiglie e servizi socio-sanitari;
● l'impegno a partecipare ad azioni di formazione e/o di prevenzione concordate a livello
territoriale.
CM 8/2013 Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012, “Strumenti di intervento per alunni con bisogni
educativi speciali e organizzazione territoriale per l'inclusione scolastica”. Indicazioni operative.
Nota MIUR prot. 1551 del 27 giugno 2013 Piano annuale dell'inclusività.
74