Premessa
La nuova frontiera con cui la scuola italiana deve misurarsi sembra essere oggi rappresentata dai
Bisogni Educativi Speciali (BES). Si tratta di una macro-categoria che racchiude tutte le possibili
difficoltà dell'apprendimento di una popolazione scolastica piuttosto variegata ed eterogenea: gli
alunni con disabilità, quelli con disturbi evolutivi specifici, tra cui i disturbi specifici di
apprendimento (DSA) e, recente novità sul piano normativo, coloro che presentano uno svantaggio
socioeconomico, linguistico e culturale.
Questo Repertorio, che contiene riferimenti di norme e prassi relative all'inclusione scolastica,
vuole porsi come strumento di facile consultazione, per orientarci meglio tra le continue modifiche
della normativa scolastica e le azioni quotidiane. La logica ispiratrice di questo Repertorio è quella
di mettere a disposizione delle famiglie, dei Dirigenti scolastici, degli insegnanti e degli altri
operatori che prestano il loro servizio nella scuola su tutto il territorio provinciale, un insieme di
informazioni omogenee comuni da utilizzare agevolmente per sostenere in modo concreto i diritti
dei propri figli/studenti.
Questo strumento è anche un’utile fonte per coloro che intendono lavorare insieme ed essere
parte attiva per il rispetto dei diritti, dei princìpi di uguaglianza e di inclusione nel mondo della
scuola. In questo lavoro non consideriamo solo disposizioni previste dalla legge, ma anche quegli
aspetti relativi all'accoglienza, al rispetto, all'attenzione, alla partecipazione, alla didattica aperta,
flessibile e cooperativa.
L'inclusione scolastica infatti si fonda su una didattica inclusiva che pone al nostro sistema
educativo, ai singoli istituti e ai docenti nuove sfide e nuovi confronti. In definitiva, si richiede loro di
esercitare una professionalità ispirata a un nuovo modello pedagogico – indicato in modo puntuale
dalla normativa di riferimento – che propone una rivisitazione dei saperi, l'utilizzo di metodologie
attive, l'attenzione al funzionamento della persona e allo sviluppo pieno delle sue potenzialità in
ambito formale, non formale ed informale.
Una didattica inclusiva è sensibile alle differenze, tutte, per scoprirle, comprenderle, accoglierle,
valorizzarle, utilizzarle e dare loro spazio in attività diversificate.
Christian Tommasini
Nicoletta Minnei
Vicepresidente della Provincia
Sovrintendente Scolastica
Assessore all'Istruzione e Formazione italiana
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