My first Magazine Repertorio BES 2018 | Page 57

14) ICF: International Classification of Functioning Nel 2001, l'assemblea mondiale dell'OMS ha approvato la nuova classificazione internazionale del funzionamento della disabilità e della salute (International Classification of Functioning – ICF). L'ICF è lo strumento di classificazione che introduce il modello sociale della disabilità dalla portata innovativa e multidisciplinare in quanto, a differenza degli strumenti precedenti che si focalizzavano sulla disabilità, descrive lo stato di salute delle persone in relazione ai loro ambiti esistenziali (sociale, familiare, lavorativo) al fine di cogliere le difficoltà che nel contesto socio-culturale di riferimento possono causare disabilità. L’analisi delle varie dimensioni esistenziali dell’individuo porta a evidenziare non solo come le persone convivono con la loro patologia, ma anche cosa sia possibile fare per migliorare la qualità della loro vita. Nella prospettiva dell'ICF, la partecipazione alle attività sociali di una persona con disabilità è determinata dall'interazione tra le sue condizioni di salute (a livello di strutture e funzioni corporee) e le condizioni ambientali, culturali, sociali e personali (fattori contestuali) in cui essa vive. Il modello bio-psico-sociale prende in considerazione molteplic i aspetti della persona, correlando la condizione di salute ed il suo contesto. Il modello ICF esamina la persona in modo globale, come un sistema complesso interconnesso in cui interagiscono diversi fattori personali e ambientali, in un'ottica di salute di funzionamento e non di malattia. L'ICF prevede tre livelli di disabilità: - livello corporeo (tiene conto delle funzioni e delle strutture del corpo umano); - livello personale (riguarda le attività dell'individuo); - livello sociale (partecipazione dell'individuo alla vita della comunità: comprende ostacoli e barriere,ma anche opportunità sociali). In questo modello assume valore prioritario il contesto in cui i molteplici elementi possono essere classificati come “barriera” o come “facilitatori” se ostacolano o favoriscono la partecipazione. L'ICF fornisce una base scientifica per la comprensione e lo studio della salute 31 come interazione tra individuo e contesto: non si tratta di una classificazione che riguarda soltanto le condizioni di persone affette da particolari anomalie fisiche o mentali, ma è applicabile a qualsiasi persona che si trovi in una qualsiasi condizione di salute, dove vi sia la necessità di valutarne lo stato a livello corporeo, personale o sociale. L'ICF rappresenta uno strumento importante per i professionisti di molti settori. Nel campo dell'istruzione può essere utilizzato come strumento educativo ad esempio per la progettazione di curricoli e per l'identificazione dei bisogni educativi. 31 La definizione di salute, «stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non la semplice assenza dello stato di malattia o infermità…» (Dichiarazione di Alma Ata sull'assistenza sanitaria primaria, OMS - UNICEF, 6-12 settembre 1978), chiama in causa dimensioni sociali, culturali, economiche, religiose, etc., non legate unicamente ad aspetti medico-eziologici. 56