14) ICF: International Classification of Functioning
Nel 2001, l'assemblea mondiale dell'OMS ha approvato la nuova classificazione internazionale del
funzionamento della disabilità e della salute (International Classification of Functioning – ICF).
L'ICF è lo strumento di classificazione che introduce il modello sociale della disabilità dalla
portata innovativa e multidisciplinare in quanto, a differenza degli strumenti precedenti che si
focalizzavano sulla disabilità, descrive lo stato di salute delle persone in relazione ai loro
ambiti esistenziali (sociale, familiare, lavorativo) al fine di cogliere le difficoltà che nel contesto
socio-culturale di riferimento possono causare disabilità. L’analisi delle varie dimensioni esistenziali
dell’individuo porta a evidenziare non solo come le persone convivono con la loro patologia, ma
anche cosa sia possibile fare per migliorare la qualità della loro vita. Nella prospettiva dell'ICF, la
partecipazione alle attività sociali di una persona con disabilità è determinata dall'interazione tra le
sue condizioni di salute (a livello di strutture e funzioni corporee) e le condizioni ambientali,
culturali, sociali e personali (fattori contestuali) in cui essa vive. Il modello bio-psico-sociale
prende in considerazione molteplic i aspetti della persona, correlando la condizione di salute ed il
suo contesto.
Il modello ICF esamina la persona in modo globale, come un sistema complesso interconnesso in cui
interagiscono diversi fattori personali e ambientali, in un'ottica di salute di funzionamento e non di malattia.
L'ICF prevede tre livelli di disabilità:
- livello corporeo (tiene conto delle funzioni e delle strutture del corpo umano);
- livello personale (riguarda le attività dell'individuo);
- livello sociale (partecipazione dell'individuo alla vita della comunità: comprende ostacoli e barriere,ma
anche opportunità sociali).
In questo modello assume valore prioritario il contesto in cui i molteplici elementi possono essere
classificati come “barriera” o come “facilitatori” se ostacolano o favoriscono la partecipazione.
L'ICF fornisce una base scientifica per la comprensione e lo studio della salute 31 come interazione
tra individuo e contesto: non si tratta di una classificazione che riguarda soltanto le condizioni di
persone affette da particolari anomalie fisiche o mentali, ma è applicabile a qualsiasi persona che
si trovi in una qualsiasi condizione di salute, dove vi sia la necessità di valutarne lo stato a livello
corporeo, personale o sociale.
L'ICF rappresenta uno strumento importante per i professionisti di molti settori. Nel campo
dell'istruzione può essere utilizzato come strumento educativo ad esempio per la progettazione di
curricoli e per l'identificazione dei bisogni educativi.
31 La definizione di salute, «stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non la semplice assenza dello stato
di malattia o infermità…» (Dichiarazione di Alma Ata sull'assistenza sanitaria primaria, OMS - UNICEF, 6-12 settembre
1978), chiama in causa dimensioni sociali, culturali, economiche, religiose, etc., non legate unicamente ad aspetti
medico-eziologici.
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