My first Magazine Repertorio BES 2018 | Page 52

11) Famiglia: comunicare e rapportarsi in una prospettiva inclusiva È preciso compito della scuola costruire pazientemente e con determinazione un rapporto di fiducia con la famiglia degli alunni e degli studenti con BES. La comunicazione dovrebbe essere basata sulla condivisione e sul confronto e finalizzata alla necessaria distribuzione e distinzione dei ruoli educativi tra scuola e famiglia, evitando di riversare sulla famiglia la responsabilità di farsi carico delle difficoltà del figlio. Diventa perciò essenziale negoziare la relazione educativa caso per caso. La famiglia potrebbe trovarsi in uno stato di incertezza nel definire, conoscere e riconoscere le difficoltà del figlio 29 . Per questo la scuola dovrebbe adottare all'interno del PTOF una policy specifica ed esplicita diretta al coinvolgimento attivo delle famiglie, che preveda strategie e interventi a tutti i livelli. Al fine di condividere il percorso personalizzato dell'alunno o dello studente, tra scuola e famiglia si possono eventualmente utilizzare forme di “contratto”, come ad esempio il contratto educativo personalizzato (vedi Modulistica). Gli interventi non si esauriscono in azioni concordate con la famiglia degli alunni e degli studenti con difficoltà: lo scopo è la sensibilizzazione di tutta la comunità educante, per esempio attraverso interventi formativi e informativi o attraverso il coinvolgimento dei rappresentanti dei genitori degli organi collegiali. La famiglia collabora e partecipa attivamente al processo di inclusione scolastica e al progetto di vita e a tal fine: • se si avvede per prima delle difficoltà del proprio figlio, ne informa la scuola, sollecitandola ad un periodo di osservazione; • provvede, di propria iniziativa o su segnalazione del pediatra, di libera scelta o della scuola, a far valutare l’alunno o lo studente; • consegna la diagnosi alla scuola; • collabora con la scuola fornendo tutte le informazioni utili; • prende parte ai gruppi di incontro integrati; • ha diritto a condividere la formulazione del PDF e del PEI; • sottoscrive il PEI o il PDP; • condivide e supporta le strategie educative identificate nel PEI e nel PDP; • compie il percorso insieme alla scuola e agli altri eventuali attori (ASL, specialisti, Servizi sociali). 29 «Particolare importanza riveste, nel contesto finora analizzato, il rapporto con le famiglie degli alunni con DSA. Esse, soprattutto nel primo periodo di approccio dei figli con la scuola primaria, sono poste di fronte ad incertezza recata per lo più da difficoltà inattese, che rischiano di compromettere il sereno svolgimento dell'iter scolastico da parte dei loro figli. Necessitano pertanto di essere opportunamente guidate alla conoscenza del disturbo, non solo in ordine ai possibili sviluppi dell'esperienza scolastica, ma anche informate con professionalità e costanza sulle strategie didattiche che di volta in volta la scuola progetta per un apprendimento quanto più possibile sereno e inclusivo, sulle verifiche e sui risultati attesi e ottenuti, su possibili ricalibrature dei percorsi posti in essere» (da Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con DSA allegate al DM prot. n. 5669 del 12 luglio 2011, p. 25). 51