In ogni caso, l'osservazione è lo strumento di rilevazione più adatto per cogliere gli elementi del
disagio che spesso si manifestano a livello comportamentale 21 . Si ricorda che osservare è una
azione distinta dall'interpretare (es. se un alunno-studente si muove molto durante un'attività
didattica, non è corretto riportare che è distratto). In linea di principio è una modalità di norma
utilizzata sempre (osservazione partecipante) durante il lavoro educativo e risulta ancor più
efficace nei momenti di difficoltà nella gestione educativa (osservazione sistematica). Le modalità
possono essere differenti ed è bene che vengano concordate tra i colleghi del Consiglio di
intersezione/team dei docenti/Consiglio di classe e condotte con strumenti condivisi (griglie di
osservazione, schede, diari, etc.). Per poter definire gli interventi più adeguati occorre conoscere i
segnali che indicano lo sviluppo sano o quello patologico del bambino e dell'adolescente. Di
seguito si propone una griglia orientativa sulle fasi di sviluppo e alcuni suggerimenti su come
intervenire in una situazione di disagio.
21 In questa sezione si rivolge l'attenzione soprattutto alle diverse forme di disagio comportamentale che spesso
afferiscono all'area dello svantaggio socioeconomico, linguistico, culturale. In ogni caso, per la rilevazione di tutti i casi di
BES l'osservazione si conferma lo strumento per eccellenza per interpretare le difficoltà e mettere a punto interventi
efficaci. Si ricorda la centralità dell'osservazione pedagogica quale strumento primario di conoscenza dell’alunno,
funzionale anche alla stesura del PEI e del PDF. Si veda la sezione BES: come individuare i BES.
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