4) BES: come individuarli
Non è compito della scuola certificare i BES, il suo lavoro è quello di progettare un apprendimento
per tutti, con gli strumenti di individuazione e programmazioni didattico-educative previste per le
diverse esigenze di apprendimento. A scuola possono presentarsi i seguenti casi:
✓ Alunni-studenti con disabilità o disturbi specifici già certificati: la famiglia ne è già a
conoscenza e, al momento dell'iscrizione a scuola, si farà carico di presentare i documenti richiesti
perché venga formalizzata la condizione del proprio figlio e quindi si provveda a porre in atto le
misure previste (in caso di disabilità redazione del PEI con relativa assegnazione di un insegnante
di sostegno ed eventuale collaboratore all'integrazione; in caso di disturbi specifici redazione di un
PDP).
✓ Alunni-studenti con bisogni educativi speciali non certificati: in questi casi è la scuola, in
collaborazione con la famiglia, a porre in atto l'osservazione dell'alunno-studente in ambito
didattico-educativo al fine di definire interventi mirati alla piena realizzazione del diritto allo studio e
al perseguimento del successo formativo. Gli insegnanti condividono i risultati delle osservazioni
con la famiglia ed eventualmente chiedono di effettuare accertamenti presso la ASL di
competenza.
A seconda del tipo di tutela la scuola pone in atto i seguenti interventi:
•
Area della disabilità (comprende alunni-studenti che ricevono una certificazione da uno
specialista ai sensi della L 104/92) → assegnazione di insegnante di sostegno più eventuale
collaboratore all'integrazione. La scuola realizza interventi sulla base di un PEI.
•
Area dei disturbi specifici dell’apprendimento (comprende alunni-studenti che ricevono
una certificazione da uno specialista ai sensi della L 170/2010) → la scuola predispone
interventi programmati in un PDP.
•
Altri disturbi evolutivi specifici e Area dello svantaggio socioeconomico, culturale e
linguistico: comprende alunni-studenti con disturbi clinicamente fondati ma non ricadenti
nelle previsioni della L 104/1992 e della L 170/2010, e tutte quelle situazioni che si pongono
oltre l'ordinaria difficoltà di apprendimento. Per queste ultime è sufficiente l'individuazione da
parte del team dei docenti/Consiglio di classe per predisporre un PDP o un percorso di
personalizzazione non formalizzato.
In ogni caso, i Consigli di classe e i singoli docenti dovrebbero osservare gli alunni o gli studenti,
programmare, condividere e porre in atto interventi didattico-educativi personalizzati sulla base di
procedure condivise e con l'utilizzo di strumenti comuni. Occorrono naturalmente indicatori che
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